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La reazione di Israele contro Hamas a Gaza, che cosa è successo

Notte d'intensi bombardamenti e violenti scontri sul terreno nella Striscia di Gaza, bersaglio di attacchi israeliani senza precedenti da quando, tre settimane fa, c'è stata l'aggressione di Israele da parte di Hamas. La cronaca degli eventi

Sono stati circa 150 gli obiettivi sotterranei, tunnel compresi, colpiti dall’aviazione israeliana la scorsa notte nel nord della Striscia di Gaza. Lo ha fatto sapere il portavoce militare secondo cui sono stati uccisi diversi terroristi

GLI EFFETTI DELLA REAZIONE DI ISRAELE A GAZA

Nella notte, la peggiore dall’inizio della guerra secondo gli abitanti di Gaza, i caccia israeliani hanno attaccato circa 150 obiettivi sotterranei nel nord della Striscia, decine di terroristi sono rimasti uccisi e non si è registrata alcuna vittima israeliana. E’ l’aggiornamento del portavoce dell’esercito, sul bombardamento avvenuto nella notte su Gaza. “Sono stati eliminati terroristi di Hamas e sono stati distrutti tunnel, zone di combattimento sotterranee e altre infrastrutture terroristiche sotterranee”, ha riferito. Nel briefing, condotto dal capo di stato maggiore Herzi Halevy e dai generali, e’ stato fatto notare che, in parallelo all’espansione delle operazioni di terra, sono stati “effettuati dal cielo e dal mare una serie di massicci attacchi aerei a Gaza City e dintorni”. Finora, fa sapere ancora l’esercito, non ci sono state vittime tra i militari israeliani negli scontri in cui sono stati ingaggiati.

LA NOTA DELL’ESERCITO ISRAELIANO

L’esercito israeliano ha reso noto di aver ucciso il capo dell’aviazione di Hamas nella Striscia di Gaza, nei bombardamenti della notte su Gaza. Secondo Israele, Atsam Abu Raffa era stato uno dei pianificatori dell’attacco contro le comunità israeliane del 7 ottobre, in particolare aveva guidato i terroristi che si erano infiltrati nel territorio israeliano con i parapendii.

CHE COSA E’ SUCCESSO NELLA NOTTE A GAZA

Notte d’intensi bombardamenti e violenti scontri sul terreno nella Striscia di Gaza, bersaglio di attacchi israeliani senza precedenti da quando, tre settimane fa, è iniziata la guerra tra Israele e Hamas. E’ una grande offensiva di terra quella sferrata da Israele in queste ore, con truppe e tank, una sorta di prova generale prima della ‘vera’ invasione annunciata, ma di fatto non ancora compiuta, secondo quanto riportano i giornali internazionali. Mentre Gaza è tagliata fuori dal mondo, senza internet e con le linee telefoniche al limite del collasso.

LA MAPPA DI HAMAS SECONDO ISRAELE

Le forze armate israeliane hanno mostrato una mappa in cui sono indicati i cinque tunnel usati da Hamas e che sarebbero stati distrutti nelle ultime ore dall’aviazione israeliana: sono quelli di North Gaza, Deir al-Balah e Khan Younis, al confine con Israele, Gaza e Rafah, dove si trova il varco d’accesso all’Egitto utilizzato per far entrare nei giorni scorsi. Intanto l’ala militare di Hamas, le Brigate Ezzedine al-Qassam ha fatto sapere di combattimenti sul terreno: “Stiamo affrontando incursioni di terra israeliane a Beit Hanoun (nord) e al-Boureij (centro). Sono in corso pesanti combattimenti”, ha riferito in un comunicato. E un portavoce dell’esercito israeliano ha confermato che le forze israeliane stanno operando “all’interno della Striscia di Gaza”.

IL BLACKOUT A GAZA

I media internazionali hanno riferito che la Mezzaluna Rossa, l’Organizzazione Mondiale della Sanita’, Medici Senza Frontiere, l’Unicef e altre organizzazioni umanitarie hanno dichiarato di aver perso tutti i contatti con i loro staff a Gaza a del “blackout” che di fatto sta isolando la città. Da parte sua, Hamas si e’ detto “pronto” ad affrontare un’offensiva di terra e ha anche annunciato di aver lanciato “salve di razzi” contro Israele.

COSA SUCCEDE ALL’ONU

Nel frattempo a New York, l’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha chiesto a larga maggioranza una “tregua umanitaria immediata, duratura e prolungata”. Una risoluzione subito accolta favorevolmente da Hamas e dall’ambasciatore palestinese, ma respinta da Israele.

L’Assemblea Generale dell’Onu ha approvato la bozza di risoluzione presentata dalla Giordania con la richiesta di una tregua a Gaza, senza però menzionare la condanna ad Hamas. Il testo ha ottenuto 120 voti a favore, 14 contrari – tra cui gli Usa e Israele – e 45 astenuti, tra cui l’Italia. “È il giorno dell’infamia”, ha commentato l’ambasciatore di Israele all’Onu, Gilad Erdan.

LE NOTIZIE DA ISRAELE

Oltre 1.400 persone sono state uccise in Israele, principalmente civili massacrati il 7 ottobre da Hamas, l’attacco piu’ mortale nella storia israeliana, secondo le autorità. Secondo l’esercito, 229 ostaggi, israeliani e stranieri, sono stati portati a Gaza da Hamas, che da allora ha rilasciato quattro donne. Il gruppo palestinese ha stimato che “quasi 50” ostaggi siano stati uccisi nei bombardamenti israeliani.

COSA DICE HAMAS

Il ministero della Sanita’ di Hamas ha inoltre affermato che 7.326 persone, per lo più civili tra cui più di 3.000 bambini, sono state uccise a Gaza nei bombardamenti di ritorsione israeliani dal 7 ottobre.

LE FLEBILE VOCE DELL’ONU

Dal 21 ottobre, secondo l’Onu, sono arrivati dall’Egitto nella Striscia di Gaza 84 camion di aiuti umanitari, quando ce ne sarebbero almeno un centinaio al giorno. “Questi pochi camion non sono altro che briciole che non faranno alcuna differenza” per la popolazione, ha lanciato Philippe Lazzarini, direttore dell’Unrwa.

L’agenzia Onu ha annunciato di aver “ridotto notevolmente le sue operazioni” a causa dei bombardamenti e della mancanza di carburante. Dodici dei 35 ospedali della Striscia di Gaza hanno dovuto chiudere.

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