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Coronavirus Covid-19

Io, medico, vi dico: basta castronerie su Covid

Il post sul Covid di Ivano Hammarberg Ferri, medico, chirurgo, oncologo, esperto in integrazione per il supporto del paziente oncologico, terapista del dolore e delle patologie cronicodegenerative (tratto dal profilo Facebook) Ormai sono 6 mesi che se ne parla, discute e litiga in ogni salsa e luogo: il Covid 19. Io sono stanco. La mia…

Ormai sono 6 mesi che se ne parla, discute e litiga in ogni salsa e luogo: il Covid 19.

Io sono stanco.
La mia intelligenza offesa.
La mia laurea e la specialità sono carta igienica.

Le mie emozioni, ormai, non più le mie. Non sono più chi ero prima del Covid.

Continuo a vedere che l’Italia è ancora un insieme di feudi-regioni, ognuna col suo signorotto-governatore. Ognuno che fa le sue piccole regole, da imporre a mo di sceriffo del far west…..con quel sorrisino di chi tra le righe ti sta dicendo ” comando io, anche se non capisco un cazzo”

Un popolo spaccato in tre parti, la terza, a chi sfuggisse, sono i confusi, i vecchi, i bambini.
Quelli che come al solito in quanto fragili si trovano calpestati, incapaci di difendersi. Vittime della incuria delle altre due parti, quelle opposte, quelle schierate, quelle che hanno ragione. La storia si ripete sempre, perché gli esseri umani non sono cambiati, per niente.

Continuo a vedere un regime di ignoranza e paura (Io non voto, non sono italiano e sono apolitico), ma il regime lo vedo eccome!
Costruito sulla paura, sulla ignoranza, sulla imposizione e sulla impossibilità, di chi subisce, di difendersi.

Vedo personaggi, quasi maschere di un grottesco teatro popolare, che ci dicono che siamo nella piena ripresa di una pandemia, che i nostri figli a scuola saranno trattati secondo decreti e decretini, dopo misurazione temperatura e saturazione di ossigeno, trasportati e curati con o senza nostro consenso. Provateci…..

Leggo articoli più o meno spicci e squallidi in cui il ministro ( non il mio, io sono un medico) che dice che per chi non obbedirà ci sarà il Tso e/o il carcere. Vorrei ricordargli che è indagato…..Nei miei anni di vita a Napoli, ho imparato un detto che tradotto in italiano direbbe: ” non sputare in cielo, perché ti ricade in bocca” ….in Svezia si dice di non pisciare controvento….si capisce bene.

O il virologo ormai ” schivo” perché sputtanato, che scrive che non capiamo niente, che la scienza non è democratica e che l’importante è neutralizzare i negazionisti affinché non possano fare danni. È così vuoto in tutti i sensi che non capisce nemmeno che se lui è vaccinato, chi non si vaccina non lo può infettare perché lui tanto è protetto. ( Ed io, lo sapete, in generale, non sono contrario ai vaccini)

Io non so cosa succederà, tra un mese lo vedremo, se ferie, viaggi all’estero, movida estiva, sbarcati, e atterrati avranno diffuso il virus, gli ospedali saranno pieni.

Ma se così non sarà, io rivoglio la mia vita

A giugno dovevano esserci 160.000 ricoverati.

Dopo che a Napoli sono scese in strada decine di migliaia di persone a festeggiare la partita, doveva scatenarsi la pandemia campana, non è successo nulla!!!!

Io non so, non lo sa nessuno, se col freddo questo virus fa di nuovo una strage, per cui mi stanno bene le precauzioni e la prevenzione…..

Ma io non voglio più ascoltare quanti tamponi positivi ci sono, io esigo sapere quanti sono i malati.

Io esigo sapere quanti tamponi positivi sono in salute e quanti tamponi positivi sono ammalati.

Il esigo sapere quanti sono i ricoverati in reparti di medicina intensiva per il solo Covid.

Io voglio sapere perché che ha detto dei 5 ragazzi gravi in Puglia o della bimba a Padova, o chi mente sui ricoveri non venga esonerato dal lavoro e processato per direttissima.

Sono incazzato come un vulcano in piena eruzione.

Io sono un medico.

Io voglio notizie mediche in base alle quali fare il medico.

Notizie mediche in base alle quali curare i miei pazienti.

Il virus c’è ed io voglio sapere cosa succede (anche se non essendo un cretino, ci vedo abbastanza chiaro!)

Basta notizie a metà, inutili ed inservibili.

Rivoglio la mia vita.

Il rispetto della mia persona.

La dignità della mia professione.

E, soprattutto, voglio la verità.

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