“Il Senno di Po”, l’audio-blog di Ruggero Po, e la testimonianza di Brunilde Marku, in Italia dal ’96 dove è diventata medico, pneumologo all’Ospedale Sant’Anna di Ferrara.
“L’egoismo non ci appartiene. Dall’Albania una lezione di solidarietà. Grazie a Edi Rama. Sono questi i valori fondanti che l’Europa dovrebbe trasmettere a chi è in difficoltà”. Lo scrive, su Facebook, il ministro degli Esteri Luigi Di Maio postando uno scambio di messaggi con il premer di Tirana dopo l’invio in Italia di un team di 30 medici e infermieri albanesi in aiuto al personale sanitario italiano nella lotta al coronavirus. “Se vince l’Italia, vince l’Albania, l’Europa e il mondo, senza l’Italia non vince proprio nessuno”, ha scritto Rama. “Grazie mille, amico mio, i nostri due popoli per sempre fratelli”, ha sottolineato Di Maio ringraziandolo.
Il discorso del premier albanese Edi Rama, il discorso più alto sin qui sentito pic.twitter.com/IlFXG6s9Fh
— Marco Bresolin (@marcobreso) March 29, 2020
È arrivato il 30 marzo in Lombardia, come annunciato dal premier Edi Rama, il team di 20 infermieri e 10 medici albanesi mandati per supportare l’Italia, e in particolare gli ospedali di Brescia, nello sforzo contro il coronavirus. “Non siamo privi di memoria”, aveva spiegato Rama alla partenza del team, “non possiamo non dimostrare all’Italia che l’Albania e gli albanesi non abbandonano mai un proprio amico in difficoltà. Oggi siamo tutti italiani, e l’Italia deve vincere e vincerà questa guerra anche per noi, per l’Europa e il mondo intero”.
Ad accoglierli c’erano il presidente della Lombardia, Attilio Fontana, e il ministro degli Affari regionali, Francesco Boccia. “Grazie, grazie per essere qua al nostro fianco in un periodo complicato. Siete destinati a Brescia, una delle zone più complicate dell’emergenza. Speriamo che il vostro arrivo coincida con la discesa verso la soluzione” ha detto Fontana, sulla pista dell’aeroporto di Verona.