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Putin Germania

In Germania la riapertura sarà lenta (e molto graduale)

Che cosa, quando e come saranno riaperte attività economiche e scuole in Germania. L'approfondimento di Pierluigi Mennitti da Berlino

Il divieto di contatto, cuore del lockdown alla tedesca, resterà in vigore sostanzialmente fino al 3 maggio, perché la curva dei contagi è sotto controllo ma non al punto tale da allentare le restrizioni. Le scuole attenderanno dunque ancora due settimane prima di riaccogliere gradualmente professori, educatori e studenti: ma solo quelli delle ultime classi. Nel frattempo, da lunedì prossimo, riapriranno i primi negozi.

Non secondo il genere di merce o servizio offerto ma secondo l’ampiezza dei locali. E lo sviluppo di un’applicazione agevolerà presto la possibilità di tracciare la catena di ulteriori infezioni.

Sarà questo il passaggio decisivo che permetterà un allentamento più ampio della vita sociale: “Abbiamo raggiunto un successo temporaneo e fragile”, ha detto Angela Merkel in conferenza stampa con riferimento all’evoluzione del contagio in Germania, “lo spazio di manovra non è molto ampio”.

La riapertura lenta deluderà le speranze di chi immaginava una strategia di rapida uscita dal lockdown. Prevale piuttosto la prudenza e la gradualità di allentamento delle misure restrittive. È la politica dei piccoli passi, sempre misurata sullo sviluppo della curva dei contagi.

UN DIFFICILE COMPROMESSO FRA APERTURISTI E PRUDENTI

Governo e presidenti dei Länder hanno dunque trovato un nuovo complesso accordo su come muoversi nelle prossime due settimane. Dopo il dossier degli scienziati della Leopoldina, i piani elaborati dai singoli ministeri federali, il consiglio di gabinetto mattutino, la Merkel si è presentata con un ventaglio di proposte concrete al confronto via telematica con i potenti presidenti di regione. Per chiudere il compromesso è stato necessario prolungare di oltre il doppio il tempo dell’incontro, tanto polarizzate erano le posizioni dei 16 presidenti, sostanzialmente divise tra quella più aperturista di Armin Laschet (Nordreno-Vestfalia) e quella più restrittiva di Markus Söder (Baviera). La bilancia alla fine pende più verso il presidente bavarese, ma ancora una volta la cancelliera è riuscita a far vidimare il grosso delle sue proposte.

SI RIPARTE DAI PICCOLI NEGOZI

Saranno dunque i piccoli esercizi commerciali a dare il primo segnale verso una ripresa della normalità. Negozi di ampiezza fino a 800 metri quadrati che dal 20 aprile potranno rialzare le saracinesche, a patto comunque da far osservare strette misure di igiene. Probabile il contingentamento dei clienti e l’obbligo di guanti e mascherine. Queste ultime vengono adesso ufficialmente consigliate nei negozi e sui mezzi pubblici, da bus e tram, alla metropolitana, ai treni. È forse questo l’unico punto su cui l’accordo non è stato possibile: secondo indiscrezioni, Merkel e Söder avrebbero voluto un obbligo di utilizzo, ma la resistenza è stata forte e alla fine è rimasta la “forte raccomandazione”.

IL DIVIETO DI CONTATTO IN VIGORE FINO AL 3 MAGGIO

Restano invece per il momento chiusi ristoranti, caffè e kneipe (i pub tedeschi), anche per facilitare il rispetto del divieto di contatto che durerà appunto fino al 3 maggio: i cittadini potranno uscire all’aperto solo in coppia, o in un ristretto gruppo di coinquilini o familiari se abitanti nello stesso appartamento, mantenendo la distanza di sicurezza di un metro e mezzo. Sono naturalmente consentite le uscite per spese in supermercato e visite mediche non dilazionabili. I parrucchieri potranno riaprire dal 4 maggio, se adotteranno le misure di igiene e sicurezza richieste.

Tutti i grandi eventi sono annullati fino alla fine di agosto. Rischia così di saltare, assieme ai concerti musicali estivi, anche l’Oktoberfest di Monaco, un evento da 1 miliardo e 200 milioni di euro, ipotesi che nei giorni scorsi aveva avanzato lo stesso Söder. Nessuna decisione per il campionato di calcio. La federazione nazionale si riunirà venerdì, governo e Länder valuteranno l’ipotesi di partite a porte chiuse. Di sicuro appare molto lontano il tempo in cui gli spettatori potranno tornare a occupare gli spalti di uno stadio.

SCUOLE: RIPARTONO LE ULTIME CLASSI, ESAMI CONFERMATI

Capitolo scuole. Con alcune differenze regionali si ripartirà dal 4 maggio (la Baviera aprirà l’11 maggio, l’Assia anticiperà a fine aprile), ma in maniera completamente diversa rispetto a quella suggerita dagli esperti della Leopoldina (proposte che avevano suscitato forti critiche). A ripartire saranno solo le ultime classi sia delle elementari che delle superiori, dunque quelle dei maturandi o di chi si appresta al salto dalle elementari alle superiori. Ripartono anche le scuole di formazione e riqualificazione professionale per quegli studenti che dovranno sostenere gli esami in questo e nel prossimo anno. Confermati di conseguenza tutti gli esami di maturità (alcuni ormai non molto lontani) e quelli delle scuole professionali. Länder e dirigenze scolastiche individueranno nei prossimi giorni le modalità di svolgimento, con riferimento all’adozione delle misure di sicurezza.

Restano invece in modalità di assistenza straordinaria le altre classi delle elementari e gli asili, con il solo sostegno ai figli dei genitori che devono andare al lavoro. Con la graduale riapertura di alcune attività, l’attività di assistenza straordinaria sarà comunque più intensa. Per una riapertura totale delle scuole sarà necessario lo studio di un approccio nuovo, con misure di sicurezza che possano essere davvero messe in pratica negli istituti. Se ne riparlerà più avanti.

TEST A TAPPETO E APP DI TRACCIAMENTO

Assieme allo sviluppo della app per i tracciamenti, Söder (che ha partecipato alla conferenza di Merkel in qualità di presidente della conferenza dei Länder) ha insistito sulla strategia di ampliamento dei test, che sarà decisiva per contrastare nei prossimi mesi la diffusione del virus. In Italia e in Baviera, il problema è stato a un certo punto quello di non poter più seguire la catena dei contagi, ha detto Söder, e solo il massiccio aumento dei test può scongiurare il ripetersi di situazioni fuori controllo.

Merkel ha confermato anche le indiscrezioni dei giorni scorsi secondo cui non verrà imposto un isolamento coatto per gli anziani ma, soprattutto nelle case di riposo, saranno sviluppate nuove idee per coniugare una vita sociale dignitosa con la necessaria tutela di un gruppo a rischio come quello degli ultra 75enni.

Tra due settimane un nuovo incontro governo-Länder valuterà la situazione anche alla luce dei primi allentamenti.

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