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Il trucchetto antisemita della Flotilla

Sul caso della Flotilla c'è un particolare sfuggito alle cronache. Ecco quale. Il corsivo di Cazzola

Nella messa in scena della “Flotilla” c’è un particolare che è sfuggito alle cronache e che rende ulteriore testimonianza dell’intento provocatori degli argonauti “de noantri”.

In generale non si è riflettuto a sufficienza su di un fatto. Il tragitto della flottiglia in direzione di Gaza non è stato per così dire lineare, nonostante che far convergere numerose barche in un’ unica missione presuppone un programmazione e una organizzazione puntuali e completi. Non è stata lineare perché si è sviluppata in tappe ‘’stop and go’’, soste, crociera veloce e lenta, presunte difficoltà nella navigazione,mare mosso, necessità di riparazioni e quant’altro.

Insomma, da un paio di giorni mi assilla un dubbio che mi ha suggerito una domanda: vuoi vedere che le imbarcazioni arrivano nel tratto di mare tra le acque internazionali e quelle nazionali proprio il giorno del kippur? Ovvero nel giorno del digiuno, il piu solenne del calendario ebraico, il giorno in cui non si può fare niente se non pensare, riflettere e pentirsi sinceramente delle personali inadempienze e del mancato rispetto dei precetti religiosi, chiedendo il perdono del Padreterno.

Nella guerra del 1972 gli Stati arabi attaccarono a tradimento Israele proprio in questo giorno, trovandone impreparate le difese. Lo Yom Kippur comincia stasera e finisce domani sera. Non può essere una coincidenza, ma il raggiungimento di un obiettivo (che non era garantito ma che era messo nel conto come possibile) in grado di rendere ancora più abietta l’operazione, infierendo su una credenza religiosa del nemico israeliano e ebreo.

È come se per un cristiano l’aggressione fosse arrivata la notte e il giorno di natale, oppure il giorno di Pasqua e della resurrezione di Cristo e per un islamico il giorno di inizio del ramadan o in altra solennità delle religioni monoteiste. Anche in questo aspetto secondario, sfuggito all’attenzione dei media, si cela il virus maledetto dell’antisemitismo.

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