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Fit For 55

Il governo M5S-Lega darà più soldi alle istituzioni europee. La sorpresina del Def

Il Def del governo spulciato da Fabrizio Ravoni, giornalista esperto di finanza pubblica 

Il governo populista, quello che minaccia da sempre di aprire l’Unione europea come una scatola di sardine (o di tonno), farà un bel regalo a Bruxelles.

Dal prossimo anno il contributo italiano alle istituzioni europee dovrebbe aumentare di circa 230 milioni, euro più euro meno. Il valore è scritto fra le righe del Documento di economia e finanza (Def) discusso ieri sera a Palazzo Chigi.

LE TABELLE DEL DEF

Ovviamente queste cifre non figurano nelle tabelle del testo; già quelle che verranno pubblicate nei prossimi giorni sono particolarmente “urticanti”, soprattutto per i due vice premier che hanno disertato la riunione preparatoria. Ma si intravvedono in controluce.

RIDOTTA LA PREVISIONE DI CRESCITA

Proviamo a guardare le anticipazioni, in attesa delle tabelle ufficiali. Innanzitutto, viene ridotta la previsione di crescita. Il pil di quest’anno non crescerà dell’1%, ma solo dello 0,1%. Ne consegue che il deficit nominale salirà, con una buona dose di ottimismo, dal 2,04 al 2,4%.

LA CRESCITA TENDENZIALE

Il governo, però è ottimista. E stima che la crescita tendenziale riuscirà a raddoppiare ( cioè, il pil passerà dallo 0,1% allo 0,2%) grazie al decreto sblocca cantieri ed alle misure a sostegno della crescita che il ministro Tria ha in animo di varare, più o meno “salve intese”.

IL PESO DEL REDDITO DI CITTADINANZA

Con un particolare. Il Def dice che, da solo, il reddito di cittadinanza contribuisce ad un aumento del pil dello 0,2%. Ne consegue che senza questo intervento l’Italia sarebbe in recessione piena, con una crescita tendenziale del meno 0,1%.

(estratto dal quotidiano Il Dubbio; qui la versione integrale)

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