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Pakistan

Il nuovo governo talebano in Afghanistan? Una vittoria del Pakistan

Il nuovo governo talebano in Afghanistan visto da Alberto Negri, già inviato speciale di esteri al Sole 24 Ore.

È tornato l’Af-Pak (l’Afghanistan-Pakistan), che per la verità non era mai scomparso. È la grande rivincita dei pashtun, dopo la sconfitta del 2001, ma anche la vittoria del Pakistan. La bandiera bianca dell’Emirato sventola sulle madrasse (le scuole islamiche)della North West Frontier, roccaforte dei pashtun che tra qui e l’Afghanistan _ sui due versanti della Durand Line _ costituiscono una “nazione” virtuale stimata in 40 milioni di anime.I legami tra Pakistan e talebani sono stretti e inequivocabili. I seguaci del Mullah Omar si formarono grazie al supporto dei servizi segreti pakistani e di Nasrullah Babar, ministro degli interni di Benazir Bhutto
E se visitate la Darul Uoulum Haqqania, la scuola coranica Deobandi nella provincia pakistana del Khyber, scoprite che in tanti di loro hanno studiato qui, compreso Serajuddin Haqqani, il ministro degli interni, capo di una potente rete jihadista e d’affari, che ha sul collo una taglia americana da 5 milioni di dollari.

Senza il Pakistan i talebani non ce l’avrebbero fatta a resistere per vent’anni.

Quello di cui ha più bisogno un gruppo estremista è un luogo sicuro dove organizzarsi, reclutare e raccogliere fondi. E’ questo che il Pakistan ha offerto ai talebani. Basti pensare che il capo del governo ad interim di Kabul, il Mullah Hassan Akund, sulla lista Onu dei terroristi, è pure il capo della Shura di Quetta, il comando dei talebani in Pakistan. Non è un caso che il governo sia anche il risultato della mediazione tra le fazioni talebane del capo dei servizi pakistani (Isi), Faiz Hameed.

Hameed era presente quando il 29 febbraio 2020 gli Usa firmano a Doha l’accordo con i talebani: i pakistani hanno seguito passo dopo passo tutta la vicenda, a partire dalla scarcerazione nel 2018, su richiesta americana, del Mullah Baradar che tenevano in carcere da otto anni. Baradar nel 2010 stava negoziando per conto suo con l’allora presidente afghano Hamid Karzai ma venne arrestato a Karachi dai pakistani temendo che potesse essere minata la loro influenza su Kabul. Poi Baradar è stato adeguatamente “istruito” dai pakistani ed è entrato nel negoziato di Doha.Nei giorni scorsi sono circolate foto che immortalavano Hameed in preghiera con Baradar, oggi vice capo di governo che viaggia con un passaporto pakistano.

Altro che legami “segreti”: i pakistani dell’Inter-Service Intelligence (Isi) hanno fornito, soldi, armi e assistenza militare per l’avanzata dei talebani e la conquista del Panshir.

L’Afghanistan è considerato essenziale alla “profondità strategica” del Pakistan nucleare nel conflitto eterno che lo contrappone all’India nel Kashmir, un tassello irrinunciabile per la sua sopravvivenza. Non è un caso che l’India, alleata dell’ex presidente Ghani, abbia frettolosamente chiuso le sue rappresentanze diplomatiche in Afghanistan mentre i talebani conquistavano una provincia dopo l’altra.

(Post pubblicato da Negri su Facebook)

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