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Gli atleti sono i nostri nuovi eroi?

Gli eroi e il mito, che i nostri atleti inconsapevolmente evocano, possono risvegliare la creatività italiana se tornano a prevalere la libertà sul falso moralismo e la tradizione sulla modernità nichilista. Il Canto Libero di Sacconi pubblicato su QN

 

Una nazione può rialzare la testa grazie ai suoi eroi sportivi?

Nell’antica Grecia gli eventi sportivi e le gare atletiche ricoprivano un ruolo fondamentale nella vita sociale. Più recentemente, le tensioni dopo l’attentato a Togliatti furono assorbite anche grazie alla vittoria francese di Gino Bartali che unì tutti nei festeggiamenti.

Oggi l’Italia non è afflitta dalla rottura della coesione sociale come la Francia né dal declino strutturale del modello economico come la Germania. È tuttavia una nazione rattrappita perché ancora prigioniera del trauma giudiziario, ingabbiata nella ipertrofia regolatoria e nell’ideologico egualitarismo retributivo del lavoro, inibita da una insufficiente fiducia nel futuro.

Eppure la crisi di storiche filiere come la moda e l’auto è compensata dal successo di aziende ad alta tecnologia o indotte dalle scienze della vita. Il suo modello produttivo è flessibile e polivalente. Nella dimensione istituzionale Giorgia Meloni, comunque la si giudichi, rappresenta una leadership forte che è garanzia di stabilità politica. Perfino nella dimensione spirituale la Chiesa cattolica, “romana” per il suo radicamento nella città di Pietro, riappare capace di offrire la speranza alla domanda di senso che sale da moltitudini del pianeta.

Ma ora il salto tecnologico mette a dura prova le nostre fragilità come il sistema educativo o le paure indotte dalla panpenalizzazione insistita dei comportamenti economici e sociali. Può quindi aiutarci anche il mito che i molti nostri atleti vincitori inconsapevolmente evocano. Quel brulicare benedettino, quella vitalità demografica e imprenditoriale che avemmo nei favolosi anni ‘50. Gli atleti riproducono quella disponibilità alla fatica e al sacrificio, quella astuzia e intelligenza, quei buoni sentimenti di allora. Gli eroi e il mito possono risvegliare la creatività italiana se tornano a prevalere la libertà sul falso moralismo e la tradizione sulla modernità nichilista.

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