(Die Welt, Dorothea Siems, 9 dicembre 2025)
La Commissione di riforma promessa da Merz serve solo a calmare i critici interni al pacchetto pensioni da 200 miliardi che trasferisce risorse dai giovani agli anziani. Ma il mandato dato al gruppo è così contraddittorio (Unione vuole innalzare l’età pensionabile, SPD la rifiuta categoricamente) che non produrrà alcun cambiamento reale. La «grande riforma» resta un miraggio mentre altri Paesi europei hanno già adattato da tempo i sistemi all’invecchiamento demografico.
1. Sul vero scopo della Commissione di riforma annunciata da Merz:
«La Commissione di riforma deve sanare il danno che il pacchetto pensioni provoca alla previdenza vecchiaia. Questa è la promessa che il cancelliere Friedrich Merz fa ai critici interni del suo partito per il trasferimento di 200 miliardi di euro dai giovani agli anziani.»
2. Sulla percezione pubblica del pacchetto pensioni nero-rosso:
«Secondo i sondaggi la maggioranza della popolazione vede chiaramente che la politica pensionistica nero-rossa svantaggia pesantemente la generazione più giovane, non solo con contributi sociali e tasse più alti, ma anche oscurando ulteriormente le già cupe prospettive future dei giovani.»
3. Sulla differenza tra fatti creati dal pacchetto e illusioni della Commissione:
«Con il pacchetto pensioni si creano fatti. La Commissione di riforma prevista è invece solo una superficie di proiezione: ognuno deve poterci vedere ciò che vuole. Nero-Rosso vuole così mantenere viva la speranza che un giorno questo Paese adatti comunque la previdenza vecchiaia alle distorsioni demografiche.»
4. Sull’esempio di altri Paesi che hanno già riformato con successo:
«Molti altri Stati europei come Paesi Bassi, Svizzera o Svezia l’hanno fatto da tempo. Lì si va in pensione più tardi e si sono accumulati per decenni riserve di capitale che migliorano sensibilmente la pensione in vecchiaia.»
5. Sul mandato contraddittorio che rende impossibile una vera riforma:
«Unione punta a un ingresso più tardivo in pensione. L’SPD rifiuta categoricamente il legame dell’età pensionabile all’aumento dell’aspettativa di vita.»
(Estratto dalla newsletter di Giuseppe Liturri)
