Il primo ministro francese Sébastien Lecornu ha annunciato una mossa cruciale per garantirsi la sopravvivenza politica e l’approvazione del bilancio 2026: la sospensione della controversa riforma delle pensioni del 2023, uno dei pilastri della presidenza di Emmanuel Macron, fino alle elezioni presidenziali del 2027.
Questa decisione rappresenta un compromesso strategico per placare le opposizioni, stabilizzare un governo fragile e sopravvivere alle mozioni che verranno votate in Parlamento oggi.
L’annuncio
Lecornu ha annunciato all’Assemblea Nazionale la sospensione della riforma delle pensioni, che aveva innalzato l’età pensionabile da 62 a 64 anni, fino a gennaio 2028.
Questa decisione, descritta come un “sacrificio” di uno dei principali traguardi economici del presidente Macron, è stata presa per placare i parlamentari di sinistra, in particolare i socialisti, che avevano minacciato di unirsi alle forze di estrema destra e estrema sinistra per far cadere il governo.
Come riporta il Guardian, Lecornu ha dichiarato: “Proporrò al Parlamento questo autunno di sospendere la riforma delle pensioni fino alle elezioni presidenziali. Non ci sarà alcun aumento dell’età pensionabile da ora fino a gennaio 2028”.
La mossa è stata accolta con applausi dai partiti di sinistra, con il leader socialista Boris Vallaud che l’ha definita “una vittoria”, come riferisce France24.
La sospensione, tuttavia, non è priva di costi. Secondo il Financial Times, questa decisione comporterà una spesa di 400 milioni di euro nel 2026 e di 1,8 miliardi di euro nel 2027.
Lecornu ha sottolineato che tali costi dovranno essere compensati con misure di risparmio per evitare un ulteriore allargamento del deficit pubblico, che già si attesta al 5,4% del PIL nel 2025, ben oltre l’obiettivo del 3% stabilito dall’Unione Europea.
Un Parlamento frammentato
La decisione di Lecornu arriva in un momento di estrema instabilità politica. Come osserva Bloomberg, l’Assemblea Nazionale è profondamente diviso in tre blocchi ideologici – sinistra, centro e destra – dopo le elezioni anticipate indette da Macron nel 2024.
Nessun gruppo politico detiene la maggioranza, rendendo i socialisti un attore chiave per la sopravvivenza del governo. La loro decisione di non sostenere le mozioni di sfiducia, come confermato da Dieynaba Diop del Partito Socialista stando a quanto scrive France24, garantisce a Lecornu una probabilità elevata di superare le votazioni di oggi.
Tuttavia, l’opposizione non si è placata. Marine Le Pen, leader del Rassemblement National, e Mathilde Panot di France Insoumise hanno confermato il loro intento di votare contro il governo, con Le Pen che ha dichiarato, con parole riportate da BBC: “Non ci lasciamo ingannare e non possiamo essere comprati”.
Anche Éric Ciotti, ex presidente dei Républicains e ora vicino al Rassemblement National, ha accusato Lecornu di essere “l’ostaggio volontario del Partito Socialista”, come riporta France24.
Il possibile bilancio 2026
Lecornu ha presentato un progetto di bilancio per il 2026 che mira a ridurre il deficit pubblico al 4,7% del PIL, come riportato da Reuters. Secondo Bloomberg, il piano prevede oltre 30 miliardi di euro di risparmi, principalmente attraverso tagli alla spesa, inclusi il congelamento delle pensioni e dei pagamenti di sicurezza sociale, e un’estensione di una tassa temporanea sulle grandi imprese.
Inoltre, come rileva il Financial Times, il il governo prevede di raccogliere 6,5 miliardi di euro attraverso nuove tasse, tra cui una tassa sui grandi patrimoni e un’imposta straordinaria per circa 20.000 contribuenti ad alto reddito. L’organismo fiscale indipendente francese ha inoltre messo in guardia sul fatto che le misure di austerity potrebbero non essere sufficienti o non essere mai implementate.
Lecornu ha aperto alla possibilità di emendamenti parlamentari, ma ha insistito affinché il deficit non superi il 5% del PIL, secondo il Financial Times.
Impatto sui mercati
La decisione di sospendere la riforma delle pensioni ha avuto un impatto immediato sui mercati. Come riportato da Reuters, le azioni francesi, in particolare quelle bancarie, sono salite dopo l’annuncio, mentre i costi di indebitamento del governo sono diminuiti, con il rendimento dei titoli di stato a 10 anni sceso al 3,39%, il livello più basso in due mesi secondo il Financial Times.
Christine Lagarde, presidente della Banca Centrale Europea, ha dichiarato di non vedere segnali di disordine nel mercato obbligazionario dell’eurozona nonostante la crisi di bilancio francese.
Sul fronte politico, i socialisti hanno accolto con favore la sospensione, ma hanno promesso di vigilare affinché le promesse di Lecornu si traducano in azioni concrete. Boris Vallaud ha dichiarato, con parole riportate da Bloomberg: “Il vostro punto di partenza non sarà il nostro punto di arrivo.
Anche i comunisti, guidati da Fabien Roussel, hanno definito la sospensione una “prima vittoria” attribuita alle proteste di piazza, come riporta France24.
Tuttavia, i conservatori di Les Républicains sono divisi: mentre Laurent Wauquiez ha espresso sostegno per un governo stabile, Bruno Retailleau ha criticato la sospensione come “una decisione incomprensibile, come riferisce il Financial Times.
Il rischio di nuove elezioni
Lecornu, il sesto primo ministro di Macron in meno di due anni, si trova in una posizione precaria. Come scrive Bloomberg, Macron ha dato a Lecornu “carta bianca” per navigare la crisi, ma ha anche avvertito che un’ulteriore mozione di sfiducia potrebbe essere interpretata come una “mozione di dissoluzione”, portando a nuove elezioni.
Philippe Aghion, vincitore del Premio Nobel per l’Economia 2025, ha sottolineato l’importanza di evitare ulteriore instabilità politica, affermando: “Un’altra censura – ha dichiarato Aghion con parole riportate dal Guardian – sarebbe drammatica per la Francia. I nostri tassi di interesse continuerebbero a salire, il nostro spread continuerebbe a salire”.
Lecornu ha promesso di abbandonare il ricorso al meccanismo costituzionale 49:3, utilizzato per approvare la riforma delle pensioni senza voto parlamentare, e di dare al Parlamento “l’ultima parola”, come riporta BBC.
Tuttavia, con un’Assemblea Nazionale così lacerata, la sua capacità di mantenere il governo in carica e di approvare il bilancio rimane incerta.






