Comcast si è fatto coraggio. Meglio, il via libera del giudice federale all’acquisizione di Time Warner da parte di AT&T, ha spinto il più grande network via cavo del mondo a provare a fare un’offerta di 65 miliardi di dollari per comprare Fox, società di Rupert Murdoch che possiede la più antica e famosa casa di produzione cinematografica 20th Century Fox, ambita anche da Disney.
L’OFFERTA DI COMCAST
Sul piatto Comcast ha messo ben 65 miliardi di dollari, rilanciando su un’offerta già fatta qualche mese fa di 60 miliardi in azioni, ma rifiutata da Murdoch. Basteranno 5 miliardi di dollari in più per conquistare gli asset televisivi e cinematografici di 21st Century Fox?
IL TERZO INCOMODO
Difficile dirlo, perché Fox è già in trattativa con Disney, che ha offerto sei mesi fa “solo” 52,4 miliardi di dollari in azioni): il 19% in meno di Comcast. E nonostante questo, la 21st Century Fox sembrava aver scelto Disney.
L’azienda media aveva convocato per il 10 luglio, secondo quanto si legge su Reuters, un’assemblea degli azionisti per votare la vendita a Walt Disney Company per 52.4 miliardi di dollari. L’obiettivo di Disney è quello di rafforzare la propria offerta di prodotti per competere contro i rivali (in streaming) Netflix e Amazon e lanciare un proprio servizio di streaming video.
LA GUERRA TRA DISNEY E COMCAST
Non solo Fox. In realtà Disney e Comcast si danno battaglia da molto più tempo di sei mesi. Più o meno dal 2004, ovvero da quando la seconda provò a comprare la prima.
COSA SUCCEDE ORA?
Ora bisogna attendere che Murdoch rivaluti l’offerta di Comcast e decida se preferire l’offerta di Comcast a quella di Disney.
TIME WARNER ED AT&T
Comcast ha fatto l’offerta per Fox a sole poche ore del via libera senza condizioni all‘acquisizione di Time Warner da parte di AT&T.
AT&T, compagnia telefonica statunitense con sede a San Antonio, in Texas, ha deciso di lanciarsi nel mondo della televisione, acquistando il gruppo Time Warner per 85,4 miliardi di dollari (108,7 miliardi incluso il debito), con un premio di 107,50 dollari per azione (53,75 dollari cash e 53,75 in titoli AT&T). L’operazione di fusione è stata annunciata nell’ottobre 2016, ma a marzo 2017, il dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti si era opposto all’operazione.
Secondo il giudice Richard Leon, però, il governo degli Stati Uniti non è riuscito a dimostrare che l’acquisizione di Time Warner da parte della compagnia telefonica limiterà la concorrenza, riducendo le possibilità di scelta degli utenti e determinando prezzi più alti, per i servizi tv e per Internet.
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