Professor Mayer, perché sin dall’inizio ha sperato in un esito positivo del Piano Trump per Gaza?
Perché, come ha affermato in modo autorevolissimo Papa Leone XIV, è un piano realistico anche se la sua applicazione sarà in ogni caso molto complicata.
Perché Trump sarà alla guida del board internazionale?
Ho ragione di credere che alcune monarchie del Golfo abbiano voluto evitare che una figura divisiva come Tony Blair fosse collocato in una posizione politica apicale e abbiano chiesto a Trump di assumere la leadership.
Quale sarà la maggiore difficoltà nell’attuazione del piano?
Certamente il disarmo di Hamas. Pensi che in Libano è dal 2006 che non si riesce a disarmare Hezbollah. Nonostante gli accordi recenti da qualche settimana l’esercito libanese si trova davanti a un no secco da parte dei miliziani.
Come si possono superare gli ostacoli?
Spero che il presidente Erdogan e le forze armate turche possano favorire il disarmo delle brigate di Hamas sul campo insieme ad altri paesi arabi.
Oltre a Trump chi altro ha contribuito a raggiungere un primo risultato?
Della Turchia ho già detto ritengo che l’Arabia Saudita che gli accordi di Abramo avevano compiuto il grave errore di ignorare la questione palestinese e conseguentemente scavalcare la ANP.
Quali colpe attribuisce al governo israeliano?
Mi sembra che tutti abbiano osservato che ha superato il limite della proporzionalità nell’esercizio del suo legittimo diritto di difesa.
Ci sono altre responsabilità di Israele?
Guardi sono stato a Gaza per una missione umanitaria concordata con la Farnesina nel marzo del 2008. Da pochi mesi Hamas aveva fatto il colpo di stato contro la ANP versando molto sangue palestinese. Si parlava già dell’uso dei sotterranei dello Shifa Hospital, c’erano già razzi artigianali lanciati verso Sderot e le infiltrazioni in UNRWA erano note. Tuttavia non mi sarei mai aspettato che nei 15 anni successivi il governo israeliano avesse potuto tollerare che la Striscia di Gaza venisse trasformata in un gigantesco arsenale di guerra come dimostrano i 600 km di tunnel e la presenza di missili e armamenti di ogni tipo. Sotto questo profilo il 7 ottobre non è un caso isolato, ma la punta dell’iceberg. Dopo la guerra del kippur fu costituita una commissione di inchiesta diretta da Isaac Ben Israel. Penso che i cittadini vogliano comprendere le ragioni di cosa sia accaduto durante questi 15 anni.
Cosa pensa dell’Italia e delle manifestazioni per Gaza?
Vorrei innanzitutto che già oggi si manifestasse contro Putin e per una pace giusta in Ucraina. Benissimo protestare. Ma sono stati particolarmente gravi gli sputi ai poliziotti. E poi servirebbe una sinistra adulta che fondi le sue posizioni su informazioni reali su quanto accade realmente nel mondo.