Il Senatùr “morto” sul web, ma per poche ore. Chissà che faccia e che battutaccia magari avrà fatto ieri mattina Umberto Bossi nella villetta di Gemonio (Varese) mentre siti web, tra cui Dagospia, hanno preso a far circolare la fake news del suo decesso.
Il figlio Renzo così come l’ex ministro Roberto Castelli hanno commentato, con la saggezza del noto, proverbio: “Così gli allungate la vita”. Ma, intanto, alcuni leghisti e non solo sui social già c’erano cascati e con sincero dolore facevano le loro condoglianze per il gran capo padano, fondatore della Lega Nord. Alcuni osservatori, non degli sprovveduti, rendevano l’onore delle armi a “Umberto”, l’innovatore, chiamato così semplicemente per nome di battesimo. E, intanto però “Umberto”, stando alle ricostruzioni, si stava mangiando un bel piatto di pastasciutta a casa sua. E questo mentre Matteo Salvini, costretto dal balletto ormai incontrollato delle fake news, ha dovuto lasciare per qualche minuto il vertice a Palazzo Chigi e telefonare di persona a “Umberto”. Per dirgli magari: capo (il vecchio appellativo di Bossi in Via Bellerio) ma che scherzi mi fai?
Ora, è vero che Bossi e i cosiddetti “bossiani” in questi anni non hanno risparmiato critiche a Salvini per la sua scelta di trasformare la Lega in partito nazionale e recentemente per le elezioni europee, secondo Paolo Grimoldi, ex parlamentare leghista, poi espulso, Bossi avrebbe addirittura votato per Marco Reguzzoni, ex Lega e candidato indipendente di Forza Italia, cosa mai però confermata, ma che diamine la notizia rivelatasi poi fake della morte del fondatore della Lega ha fatto subito fare un balzo dalla sedia a Salvini. Che ha mollato di colpo Giorgia Meloni e Antonio Tajani.
La Lega in un nota lo ha fatto sapere: “Matteo Salvini ha parlato con Umberto Bossi. È successo poco fa. Il segretario della Lega era a Palazzo Chigi, al vertice con gli altri leader, ed è uscito dalla riunione per sincerarsi delle condizioni del fondatore del partito dopo la diffusione di notizie allarmanti. Salvini e Bossi hanno parlato al telefono per qualche minuto”. Poi, lo stesso Salvini ha dichiarato: “Abbiamo scherzato sull’ennesima sciocchezza giornalistica e gli ho detto che andrò a trovarlo presto per aggiornarlo sull’Autonomia e su tutti i risultati che stiamo ottenendo al governo”.
È la prima volta dopo le fibrillazioni interne che il leader della Lega, vicepremier e ministro delle Infrastrutture-Trasporti ha un colloquio ufficiale con il fondatore del Carroccio, cui ha dedicato il suo libro Controvento insieme con Roberto Maroni, Silvio Berlusconi e Maria Giovanna Maglie. Salvini ogni volta che il “maestro” lo ha criticato ha sempre risposto che è abituato a ricevere le critiche del fondatore da quando era molto giovane ed era appena entrato in Lega.
Anche una fake a volte però può essere utile a riaggiustare gli equilibri di un partito-movimento alle prese con la grande battaglia ora sull’Autonomia, ragione sociale della Lega di ieri e di oggi. E il Senatùr, pioniere della battaglia federalista, con il quale Salvini ha annunciato presto un incontro, non sembra proprio voler mancare l’appuntamento. Ci hanno fatto una gran risata il Senatùr e lo stesso Salvini che potrebbe ora essere reso più forte dal riavvicinamento con il “redivivo” Senatùr. Se così andranno le cose, non tutte le fake vengono per nuocere.