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Ecco come Musk si impiccia del Regno Unito

Mosse, obiettivi e scenari dell'attivismo di Musk su X nel Regno Unito. Estratto di un approfondimento di Stefano Feltri da Appunti.

Elon Musk era in ottimi rapporti con il precedente premier, il conservatore Rishi Sunak, mentre fin dalle elezioni di luglio ha iniziato ad attaccare il laburista Keir Starmer.

Non è ben chiaro perché, ci sono varie teorie: Musk vede la Gran Bretagna come Atene e gli Stati Uniti come Roma, dunque deve piegare la capitale intellettuale del mondo anglosassone per vincere la sua personale battaglia contro il progressismo e le ideologie woke che combatte negli Stati Uniti; o forse Musk vuole un governo più affine per piazzare la sua tecnologia satellitare Starlink in un Paese che spende molto per la difesa.

Oppure, forse Musk sta semplicemente testando i limiti del suo potere, vuole diventare il perno di una “globalizzazione politica” che prenda il posto di quella economica, per usare una felice sintesi di Romano Prodi. O forse Elon Musk è pazzo, che è sempre una possibilità.

Comunque sia, Musk sta cercando di indebolire Starmer usando X per alimentare un feroce scontro politico intorno a una vicenda che non avrebbe questa rilevanza senza l’intervento dell’uomo più ricco del mondo e l’uso ossessivo dei suoi 211 milioni di follower.

In sintesi: nel 2011 si scopre che intorno alla città di Rotherham operavano gang di criminali che adescavano ragazzine spesso minorenni, ne abusavano e le facevano prostituire. Da una serie di inchieste giornalistiche, giudiziarie e poi parlamentari è emerso che molti degli abusatori erano di origine asiatica, bengalesi, pakistani, afghani.

La destra quindi ha cavalcato la vicenda con un doppio argomento polemico: la polizia non è intervenuta come avrebbe dovuto per temere di essere accusata di razzismo e, secondo punto, la storia dimostra che gli immigrati o i britannici non bianchi, diciamo, sono più propensi ad abusare dei minori.

La prima accusa, cioè una certa disattenzione della polizia che si teneva lontana da zone della città ad alta immigrazione, ha un qualche fondamento, la seconda no, nessun dato dimostra che gli stranieri o i musulmani abusino dei minori più dei bianchi.

A questo Elon Musk aggiunge una serie di accuse false, sul coinvolgimento diretto del premier Keir Starmer quando era a capo dell’equivalente britannico dei pubblici ministeri.

Il proprietario di X usa la piattaforma che ha comprato per 44 miliardi per diffondere contenuti falsi in modo da indebolire un premier democraticamente eletto, e può farlo perché appena ha comprato Twitter ha licenziato i moderatori di contenuti e ha dato il via libera anche agli utenti più estremisti.

Non solo: Elon Musk, scrive il Financial Times, vuole rovesciare il governo britannico. Per questo aveva pensato di dare 100 milioni di dollari a Nigel Farage, il leader di Reform, già responsabile della Brexit nel 2016. Lo ha convocato, gli ha fatto una specie di colloquio, e ha deciso che non è adatto.

Dunque ora Musk sta anche cercando un leader dell’opposizione che gli piaccia, al quale comprare il numero 10 di Downing Street come ha comprato la Casa Bianca per Donald Trump con 250 milioni di dollari di donazioni.

Chissà, magari quel Tommy Robinson che Musk vuole far uscire dal carcere, un propalatore seriale di calunnie sui social e attivista anti-immigrazione che, almeno finora, era troppo estremo e fuori controllo perfino per gli standard di Farage.

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