Il mondo ha l’imbarazzo della scelta quando si tratta di vaccini covid-19. Più di 80 sono in sviluppo clinico e 182 sono in sviluppo preclinico. Ma la gente naturalmente vuole sapere quale funziona meglio. I numeri riportati variano considerevolmente.
L’efficacia del vaccino è determinata in studi randomizzati-controllo, in cui i volontari ricevono un vaccino o un placebo. Questi studi dicono ai ricercatori quanto bene funziona il vaccino in condizioni ottimali, in cui la sua conservazione e consegna sono monitorate e i volontari sono sani. Per calcolare i tassi di efficacia, gli scienziati confrontano la frequenza dell’infezione da covid-19 nel gruppo dei vaccinati e in quello del placebo.
Prendiamo il Pfizer, che ha riportato un’efficacia di quasi il 95% nel novembre 2020. Le prove sono state progettate con l’obiettivo di ridurre la gravità della malattia e dei sintomi, trasformando un caso grave che richiede l’ospedalizzazione in una tosse leggera che può essere gestita da casa. Ma il tasso di efficacia si riferisce al numero di infezioni confermate.
Ma non tutti gli studi sui vaccini sono condotti allo stesso modo. Alcuni studi contano le persone con sintomi lievi come casi positivi; altri non lo fanno. Alcuni si sono svolti in paesi dove le varianti parzialmente immuno-resistenti della SARS-CoV-2, il virus che causa il covid-19, sono più comuni, o hanno testato solo un regime a dose singola. Fortunatamente, sono ora possibili confronti diretti tra i vaccini, basati su milioni di persone che hanno già ricevuto diversi vaccini nello stesso paese allo stesso tempo.
Alti tassi di efficacia sono chiaramente desiderabili, ma un’efficacia inferiore non significa che un vaccino sia fallito. La Food and Drug Administration americana suggerisce che tassi di efficacia del 50% sarebbero utili nella pandemia se il vaccino è ampiamente diffuso. Il vaccino antinfluenzale, per esempio, ha dimostrato di ridurre il rischio di malattia del 40-60% e salva migliaia di vite all’anno. Inoltre, l’efficacia in un laboratorio differisce da un’altra misura: l’efficacia, che guarda alla protezione del vaccino in ambienti della vita reale e su un gruppo più ampio di persone.