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Thyssenkrupp Carlyle

Leonardo, Fincantieri e non solo. Ecco come l’Egitto si arma

Tutte le mosse dell'Egitto alle prese con gli acquisti di armamenti

La pandemia di Covid-19 non ha bloccato l’export militare tedesco. Due giorni fa la società tedesca ThyssenKrupp Marine Systems ha consegnato l’S43, terzo dei quattro sottomarini HDW di classe 209/1400mod, alla Marina militare dell’Egitto.

La consegna è parte di un accordo firmato tra i due paesi nel 2014, a supporto delle capacità della marina egiziana.

A seguito delle rigorose misure di prevenzione a causa dell’epidemia di coronavirus, la consegna ha avuto luogo nel porto tedesco di Kiel senza la classica cerimonia. “Il sottomarino tedesco è una parte vitale delle strategie militari e funziona in vari ambienti marini”, ha dichiarato il portavoce dell’esercito egiziano Tamer Al-Refai.

I SOTTOMARINI TYPE 209

Prodotto dai cantieri tedeschi ThyssenKrupp Marine Systems, il sottomarino S43 diesel-elettrico è lungo 64 metri con un dislocamento in immersione di 1.600 t. Il sottomarino è in grado di sparare missili contro obiettivi sia terrestri che navali. La classe HDW 209/1400mod è l’ultima versione della “famiglia” di HDW Type 209 con oltre 60 esemplari costruiti o sotto contratto.

I sottomarini della serie 209/1400mod sono estremamente affidabili, possono rimanere immersi a lungo, sono veloci e difficili da localizzare.

IL PROGRAMMA DI ACQUISTI DELL’EGITTO

Il Cairo ha firmato per la prima volta un accordo con Berlino per l’acquisto di due sottomarini di tipo 209 nel 2011, ma ne ha ordinati altri due nel 2014: il primo sottomarino, S41, a dicembre 2016 e il secondo, S42, ad agosto 2017.

Il lancio e la denominazione di “S43” è avvenuto a maggio 2019. Si prevede che il programma terminerà con la consegna del quarto esemplare nel 2021.

IL COMMENTO DI PIETRO BATACCHI (RID)

“Nonostante la crisi del Covid-19 ed un’opinione pubblica in buona parte pacifista, la Germania continua nella sua politica di export militare, vendendo pure a Paesi non certo liberal-democratici, che crea ricchezza e posti di lavoro”, ha commentato il direttore di Rid Pietro Batacchi. “Una lezione che anche l’Italia dovrebbe apprendere dopo le faziose polemiche sulla potenziale commessa FREMM allo stesso Egitto e sulla vendita dei primi 2 U-212 NFS alla Marina Militare”.

LA VENDITA DELLE FREMM DI FINCANTIERI ALL’EGITTO

L’Italia sta negoziando infatti la vendita di due fregate Fremm di Fincantieri in Egitto, tra le tensioni diplomatiche tra Roma e Il Cairo (il caso Regeni e l’arresto Zaki) e gli interessi strategici dell’italiana Eni.

Come svelato da Start Magazine a fine gennaio, le navi che passerebbero dalla Marina Militare italiana a quella egiziana sarebbero la nona e la decima: Spartaco Schergat ed Emilio Bianchi, entrambe General Purpose.

Le due navi, che l’Egitto acquisterebbe per 2 miliardi di euro, sono varianti generiche della fregata Fremm. E non sarebbero le uniche, in una corsa al rinnovo della propria flotta navale, l’Egitto ne avrebbe ordinate altre 4 (6 in totale), secondo le indiscrezioni del Sole 24 Ore.

IL PIANO ITALIANO

Ciò che rende l’offerta dell’Italia particolarmente attraente per l’Egitto è che le navi sono quasi pronte. Fincantieri propone di vendere le ultime due delle dieci fregate attualmente in costruzione per la marina italiana al Cairo.

Come sottolinea anche la stampa estera, il piano di Fincantieri è di deviare le due navi verso l’Egitto, così da vincere un ordine di ricarica dalla Difesa italiana per completare la fornitura di navi alla marina.

LA POSIZIONE DEL GOVERNO

Dopo giorni di speculazioni sulla stampa, i colloqui di Fincantieri in Italia per vendere le due navi in Egitto sono stati confermati a metà febbraio dal ministro degli Esteri italiano Luigi Di Maio e dal ceo di Fincantieri Giuseppe Bono. Fincantieri ha ricevuto infatti dalla Farnesina l’autorizzazione a negoziare.

In un’intervista a Repubblica, Di Maio ha riferito che “sulle fregate Fremm il governo non ha preso alcuna decisione. C’è un negoziato in corso tra Fincantieri e il governo egiziano, ma seguiamo con molta attenzione quello che sta avvenendo e nessuna vendita è stata approvata”.

LE ALTRE COMMESSE IN BALLO

Ma in ballo non ci sono solo le Fremm di Fincantieri. L’Italia, con l’Egitto, ha in cantiere contratti di forniture militari per almeno 9 miliardi di euro – secondo le stime del Sole 24 Ore – che vedono Fincantieri e Leonardo (ex Finmeccanica) in prima fila.

Fincantieri dovrebbe anche occuparsi della costruzione futura di 20 pattugliatori d’altura (OPV) in Egitto; mentre Leonardo ha in ballo contratti per jet da addestramento Aermacchi M-346. Il velivolo, si legge sulla pagina di Leonardo dedicata, è in servizio con le forze aeree di Italia, Repubblica di Singapore, Israele e Polonia con 72 aerei già ordinati.

Non solo. Secondo quanto rivelato dal Sole 24 Ore, l’Egitto punta anche su 24 Eurofighter, velivolo che nasce da un progetto di collaborazione tra Italia, Regno Unito, Germania e Spagna e che ha visto impegnati per la produzione la divisione velivoli di Leonardo (ex Finmeccanica), BAE Systems e Airbus Defense & Space.

L’ELICOTTERO MULTIRUOLO DI LEONARDO

Come ha ricordato Start “in corso, poi, ci sarebbero anche accordi per la fornitura dell’elicottero multiruolo AW149, progettato e realizzato da Leonardo-Finmeccanica per svolgere missioni quali trasporto truppe, rifornimento, trasporto carichi al gancio, evacuazione medica e recupero personale, operazioni delle forze speciali, supporto aereo/scorta armata, comando e controllo, sorveglianza e ricognizione. Sarà sempre Leonardo a rifornire AW189, velivolo che rappresenta un punto di riferimento per il trasporto corporate e privato”.

NOVITÀ IN VISTA PER IL CONTRATTO DI FINCANTIERI?

Tornando alla commessa del valore di 2 miliardi delle due fregate Fremm all’Egitto, un accenno è arrivato dall’ad di Fincantieri Giuseppe Bono nel corso della conference call con gli analisti per la presentazione dei risultati del 2019 a inizio aprile.

Bono ha fatto riferimento infatti a “un contratto export per le fregate” senza citare il paese ma si tratta delle due fregate Fremm all’Egitto.  Secondo i media, la Marina egiziana vorrebbe presentare le navi il prossimo 25 aprile in occasione della festa nazionale. Chissà se la mossa tedesca accelererà la trattativa italiana…

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