Generazione Z e anziani: sono queste le fasce d’età più favorevoli al governo Conte 2. A livello sociale, invece, è preferito dal ceto medio e sono soprattutto i residenti nelle grandi città a ritenere che il nuovo esecutivo non sia solo un accordo per le poltrone.
Sono queste alcune delle rilevanze emerse dal sondaggio svolto da Swg tra il 4 e il 9 settembre scorso su un campione di 1.500 persone maggiorenni.
Per quanto riguarda il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, la fiducia nei suoi confronti risulta in calo mentre tra i partiti alleati se ne avvantaggia il Pd.
IL FAVORE DEI GIOVANISSIMI
Come dicevamo, il Conte 2 piace in particolare alla Generazione Z, ovvero ai ragazzi nati tra il 1995 e il 2012 (e dunque, visto che sono stati intervistati solo maggiorenni, a quelli nati tra il 1995 e il 2001).
Piace molto o abbastanza al 48% dei giovanissimi mentre ai Millennial (nati tra il 1980 e il 1995) piace per il 23%, alla Generazione X (nati tra il 1960 e il 1980) per il 29% e ai Baby Boomer (nati tra il 1945 e il 1959) per il 33%, comunque sopra la media del 31%.
La Generazione Z e gli anziani, inoltre, pensano che il nuovo governo sia un’opportunità per il Paese (rispettivamente 63% e 49%) a fronte di una media nazionale del 44%. E sempre tra i giovanissimi è meno diffusa l’idea che il Conte 2 sia solo un accordo per le poltrone (39%) a fronte di una media del 57%.
ANALISI SOCIALE
L’esecutivo è visto positivamente soprattutto dal ceto medio (42%), decisamente meno dai ceti in difficoltà (21%) o da quelli poveri (20%), entrambi sotto la media del 31%.
Inoltre, chi risiede nei piccoli centri è più propenso a credere che il nuovo esecutivo sia una mera spartizione di poltrone (74%) rispetto a chi vive nei grandi centri (57%).
LA FIDUCIA IN CONTE
La nuova partita che vede impegnato il presidente del Consiglio sembra però non portargli fortuna. Scende infatti di diversi punti percentuali la fiducia nei suoi confronti: dal 58% del 4 giugno 2018, a pochi giorni dall’inizio del mandato, all’attuale 47% passando per il 51% del 2 settembre scorso, tre giorni prima del giuramento del Conte 2.
COSA SUCCEDE AI PARTITI
A livello di partiti politici il Pd trae vantaggio dall’alleanza di governo visto che guadagna un punto percentuale – dal 21,1% al 22,1% – in una sola settimana (dal 2 a 9 settembre), mentre il M5S passa dal 21,4% al 21%. Leggero calo per la Lega di Matteo Salvini, dal 33,6% al 33,4%, che comunque è sempre il primo partito, in crescita Fratelli d’Italia che va dal 6,9% al 7,2%. Perde invece l’1% Forza Italia che dal 6,2% scende al 5,2%.