Firmato il nuovo Dcpm, il 22esimo in questo 2020, per arginare l’emergenza sanitaria causata dalla pandemia da Covid-19.
Il governo chiude bar e ristoranti alle 18, raccomanda di evitare le cene in casa con gli amici e consiglia (fortemente) di non spostarsi da un comune ad un altro in assenza di reale motivo.
Non sono previste limitazioni sugli spostamenti anche tra Regioni.
Tutte le misure.
LE MISURE PER BAR E RISTORANTI
Bar e ristoranti chiuderanno alle 18, come deciso, riporta il Corriere della Sera, nel vertice a palazzo Chigi chiuso a notte inoltrata, tra il premier Giuseppe Conte, i capi delegazione dei partiti e il ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia fissa una linea sotto la quale il governo non aveva intenzione di andare nella trattativa serrata con i presidenti delle Regioni. Bar e ristoranti restano aperti la domenica e i festivi.
SPOSTAMENTI TRA COMUNI
“È fortemente raccomandato a tutte le persone fisiche di non spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, in un comune diverso da quello di residenza, domicilio o abitazione, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi e non disponibili in tale comune”, si legge nel Dcpm.
PALESTRE CHIUSE
Si fermano tutte le strutture sportive, dalle palestre alle piscine. “Sono sospese le attività di palestre, piscine, impianti nei comprensori sciistici, centri natatori, centri benessere, centri termali, fatta eccezione per l’erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza, nonché centri culturali, centri sociali e centri ricreativi”.
Resta consentito l’accesso del pubblico “ai parchi, alle ville e ai giardini pubblici”, ma è condizionato al rigoroso rispetto del divieto di assembramento. Chiusi, invece, cinema e teatri. Sospese anche le attività di sale giochi, sale scommesse, sale bingo e casinò.
CENE IN CASA
Con il nuovo Dcpm cambiano anche le regole da tenere in casa. O almeno, il governo raccomanda fortemente un cambiamento: si consiglia di non ricevere persone che non siano conviventi a partire da lunedì 26. E in casa è “fortemente raccomandata la mascherina anche nelle abitazioni private”.
STOP A FESTE
Consentite le cerimonie religiose, come battesimi e matrimoni, ma vietate le feste: “Le funzioni religiose con la partecipazione di persone si svolgono nel rispetto dei protocolli sottoscritti dal governo e dalle rispettive confessioni di cui agli allegati da 1 a 7”, si legge nel Dcpm.