Dossier funivia, Cassese sculaccia Bianchi, Draghi migrante, Calenda pizzica Rutelli e Veltroni, Orlando furioso
Non solo funivia di Stresa, scuola, migranti, licenziamenti. Fatti, nomi, numeri, curiosità e polemiche. Pillole di rassegna stampa nei tweet di Michele Arnese, direttore di Start
DOSSIER FUNIVIA
3 fermi per la tragedia della funivia del Mottarone: arrestati il gestore dell’impianto Nerini, il direttore dell’esercizio Perocchio e il responsabile del servizio l’ingegnere Tadini. La procuratrice: indagati consapevoli che la cabina viaggiava senza freni dal 26 aprile.
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) May 26, 2021
L'analisi dei reperti ha permesso agli inquirenti che indagano sull'incidente alla funivia del Mottarone di accertare che "la cabina precipitata presentava il sistema di emergenza dei freni manomesso", ha spiegato il procuratore di Verbania, Olimpia Bossi
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) May 26, 2021
DI CHI E’ LA FUNIVIA?
Legge regionale del 21 marzo 1997: il Piemonte trasferisce al Comune di Stresa la proprietà degli impianti ed attrezzature della funivia. Peccato che quella legge non venga mai trascritta in atti, con i passaggi notarili necessari. (Corriere della Sera)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) May 26, 2021
DRAGHI ATTAPIRATO IN EUROPA SUI MIGRANTI
"La sensazione è che entro giugno – e solo nella migliore delle ipotesi – si arriverà al massimo a un patto intergovernativo che garantisca la suddivisione dei migranti tra alcuni dei Paesi membri. La svolta a cui lavora il presidente del Consiglio, però, è ancora lontana". (Rep)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) May 26, 2021
CASSESE STRIGLIA DRAGHI E BIANCHI SULLA SCUOLA
Scuola: Cassese critica il decreto Sostegni bis che dispone l’assunzione a tempo indeterminato di supplenti con 3 anni di servizio, dopo un contratto annuale, un percorso formativo e una «prova disciplinare» orale. Perché si assegnano posti di professore senza concorso? (Corsera)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) May 26, 2021
PESSIMO CLIMA IN EUROPA?
I leader europei sul dossier Clima hanno rimosso un intero paragrafo dalle conclusioni. Proprio quello che serviva a dare indicazioni alla Commissione su come disegnare il nuovo pacchetto di norme necessarie per ridurre del 55% le emissioni nocive entro il 2030. (La Stampa)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) May 26, 2021
LICENZIAMENTI: CHI HA VINTO E CHI HA PERSO?
Da luglio le imprese della manifattura e dell’edilizia avranno 2 opzioni: potranno utilizzare la cassa integrazione ordinaria senza pagare addizionali, senza poter licenziare mentre la usano. In alternativa l’azienda che non voglia chiedere la Cig è libera di licenziare. (Sole)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) May 26, 2021
Il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, giovedì scorso era riuscito a inserire nel decreto legge Sostegni bis una miniproroga del blocco dei licenziamenti dal 30 giugno al 28 agosto. La norma, per volontà di Draghi, è stata tolta. (Corsera)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) May 26, 2021
"Il governo ha cancellato la proposta del ministro Orlando di legare l’utilizzo della cassa Covid fino al 30 giugno ad altri 60 giorni di proroga del blocco dei licenziamenti (fino al 28 agosto)". (Sole 24 Ore)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) May 26, 2021
"L’offensiva degli industriali è stata pesante nei confronti del ministro del Lavoro. È stato schierato il quotidiano Il Sole 24 Ore (di proprietà della Confindustria), come forse non era mai accaduto in passato (“Licenziamenti, l’inganno di Orlando”, è stato il titolo)". (Rep)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) May 26, 2021
Licenziamenti: "Dopo la mossa di Draghi c’è un sindacato più debole e una Confindustria decisamente più forte". (Rep)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) May 26, 2021
GELO DEM SU ORLANDO
Per Letta c'è il "rischio di non trovare nessuno che venga in soccorso. Il leader Dem lo ha capito dai silenzi che hanno accompagnato lo stop del premier sulla norma Orlando: né Guerini, né Franceschini, gli altri due ministri della delegazione pd, hanno proferito parola". (Rep)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) May 26, 2021
ESEMPIO DI EFFICIENZA DI BRUXELLES…
Voucher banda larga. La Commissione europea, secondo quanto risulta al Sole 24 Ore, dopo ben 5 mesi dalla prenotifica ha riposto all’esecutivo italiano muovendo rilievi con un documento ufficiale in cui chiede modifiche allo schema di incentivi. Dopo 5 (cinque) mesi.
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) May 26, 2021
CALENDA SU RUTELLI E VELTRONI…
"Vorrei sapere se qualcuno abbia mai fatto questa domanda a Ernesto Nathan, all'epoca, da che famiglia veniva, o se l'abbiano fatta a Rutelli e Veltroni". Così Carlo Calenda, candidato sindaco a Roma, rispondendo alla domanda dei cronisti se si senta un candidato delle élite.
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) May 26, 2021
QUISQUILIE & PINZILLACCHERE
"La caccia ai "civici" svela il nulla dietro Meloni e Salvini". (Gianfranco Pasquino, Domani)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) May 26, 2021
Per la prima volta nella storia, la Cina ha rimpiazzato la Germania in qualità di principale mercato per le importazioni del Regno Unito. (Guardian)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) May 26, 2021
A NOI MICHETTI? A VOI…
Fratelli d'Italia rottama l'idea Michetti….
Ecco perchéhttps://t.co/g9YUqP7pwe
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) May 25, 2021
"La caccia ai "civici" svela il nulla dietro Meloni e Salvini". (Gianfranco Pasquino, Domani)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) May 26, 2021
MA COME DIAVOLO SI FA AD AFFOSSARE TESTATE COME QUESTA?
AH GIA', I GRANDI EDITORI ITALIANI. COME QUELLO CHE ROTTAMO' IL GLORIOSO "MONDO", SPARPAGLIO' FIOR DI PROFESSIONISTI E AFFIDO' IL SITO A UN SERVICE.
SONO FORMIDABILI. https://t.co/KOil4syKNS
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) May 25, 2021
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ESTRATTO DELL’EDITORIALE DI SABINO CASSESE SULLA SCUOLA. FONTE: CORSERA
Il 20 maggio scorso il ministro della Pubblica istruzione e sette sindacati hanno firmato un «patto per la scuola al centro del Paese», pieno di altisonanti dichiarazioni ma privo di contenuti, salvo la previsione di «procedure urgenti e transitorie di reclutamento a tempo indeterminato». Lo stesso giorno è stato approvato il decreto legge di sostegno a imprese, lavoro e professioni, in cui, tra l’altro, si dispone l’assunzione a tempo indeterminato di supplenti con tre anni di servizio, dopo un contratto annuale, un percorso formativo e una «prova disciplinare» orale. I supplenti con tre anni di servizio sono circa 134 mila. Continua così la prassi di immissione in ruolo di abilitati supplenti.
Perché un patto con i sindacati e non con i rappresentanti degli organi collegiali della scuola, o delle famiglie, o degli studenti? Perché la norma è contenuta in un decreto legge destinato a rimediare alle conseguenze delle misure di contrasto alla pandemia, che non pare aver colpito gli insegnanti più di altre categorie? Perché si assegnano posti di professore senza concorso, se la Costituzione prescrive il concorso per l’accesso ai posti pubblici e persino per l’attribuzione delle borse di studio agli studenti? La scuola italiana sarà migliore dopo una lunga serie di reclutamenti senza concorso?
E ancora. Perché solamente per alcune classi di insegnanti in materie scientifiche e tecnologiche si fa un concorso, sia pure con procedura accelerata? Quando i posti saranno occupati dai precari «titolarizzati» che accadrà dei giovani laureati che si affacceranno sul mercato del lavoro? C’è un metro unitario che consenta di stabilire se abilitazioni e supplenze, grazie alle quali si accede ai posti in organico, sono state attribuite con procedure imparziali di valutazione del merito? Se questo è il «momento di dare» — come è stato autorevolmente detto — bisogna «dare» anche i posti di insegnante?
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ESTRATTO DI UN ARTICOLO DEL CORRIERE DELLA SERA SUI LICENZIAMENTI:
Come spiega il presidente del Consiglio, «dal primo luglio non c’è più il divieto assoluto di licenziare», che secondo la norma Orlando avrebbe riguardato le aziende che avessero chiesto altra cassa integrazione Covid. Adesso le aziende manifatturiere e dell’edilizia, cioè quelle che hanno accesso alla cassa ordinaria e straordinaria, potranno, come già stabilito prima, licenziare dal giorno dopo la fine del blocco (30 giugno, mentre per le aziende piccole e del terziario, che hanno accesso solo alla cig in deroga e al Fis, il blocco dura fino al 31 ottobre). «Ma c’è un forte incentivo a non farlo», spiega Draghi, perché è rimasta quella parte della norma che elimina fino alla fine dell’anno i contributi aggiuntivi per le aziende che ricorreranno alla cassa ordinaria e straordinaria. Così le imprese in difficoltà potranno mantenere i lavoratori in cassa senza costi, purché ovviamente non licenzino.
ESTRATTO DI UN ARTICOLO DI REPUBBLICA SUI LICENZIAMENTI:
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