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Ecco paure e tensioni negli Stati Uniti per Covid-19

Covid-19, che cosa succede negli Stati Uniti: crescono contagiati e morti, le divergenze tra Fauci e Trump, gli stati che vanno in ordine sparso e i consigli sulle mascherine

Il bilancio delle vittime a causa del coronavirus negli Stati Uniti ha superato le 7 mila, con un aumento di oltre mille morti in un solo giorno, un nuovo tragico record. I casi accertati in tutto il Paese sono 274 mila. New York, lo stato più colpito, raggiunge quota 3.000 morti, il doppio rispetto a tre giorni fa.

LE TENSIONI FRA TRUMP E FAUCI

Tensioni alle stelle alla Casa Bianca sulle strategie anti Covid-19. Nuovo scontro dietro le quinte tra Donald Trump ed Anthony Fauci, l’esperto a capo della task force anticoronavirus della Casa Bianca. Il virologo sarebbe stato escluso all’ultimo minuto dal briefing quotidiano con la stampa dopo gli ennesimi attriti tra la linea dura contro il virus suggerita da Fauci e la linea più lassista del tycoon.

LE DIVERGENZE

Le ultime frizioni si sarebbero consumate dopo il pressing del virologo perché il presidente raccomandi a tutti gli americani di stare a casa, indipendentemente da quanto deciso dai singoli stati Usa. Poi il nodo della mascherine, con le autorità sanitarie federali che raccomandano a tutti gli americani di indossare le mascherine e il tycoon che minimizza la misura puntando sulla volontarietà.

LA SORTITA DI FAUCI

In questo scenario Anthony Fauci ha anche rilanciato sulla Fox le conclusioni di alcuni studi scientifici preliminari secondo cui il Covid-19 potrebbe trasmettersi anche quando la gente respira e parla, non solo quando starnutisce o tossisce. “I lavori di ricerca attualmente disponibili sostengono la possibilità che il Covid-19 possa essere trasmesso dagli aerosol biologici generati direttamente dalla respirazione dei pazienti”, ha scritto Harvey Fineberg, presidente della commissione malattie infettive emergenti in una lettera alla Casa Bianca a nome dell’Accademia delle scienze Usa.

LA QUESTIONE DELLE MASCHERINE

Per questo ora la task force Usa è sempre più orientata a consigliare a tutti l’uso di una mascherina, anche di tessuto, quando si è in pubblico o ci si avvicina ad altre persone. Anche in questo caso Donald Trump ha voluto dire la sua: “In molti casi è meglio una sciarpa, è più grossa e protegge meglio”. L’uso di maschere improvvisate è stato già raccomandato dai sindaci di New York e di Los Angeles. “Potete usare una sciarpa, una bandana fatta in casa”, ha suggerito Bill de Blasio.

Donald Trump annuncia che i Centers for Disease Control and Prevention ora raccomandano l’uso della mascherina, ma afferma che lui personalmente non la metterà. “Sarà una cosa veramente a base volontaria – ha detto durante la sua ormai quotidiana conferenza stampa alla Casa Bianca – potete metterla o non metterla. Io sceglierò di non farlo, ma se alcune persone vorranno farlo va bene”. Il presidente ha poi aggiunto che non sarà necessario indossare mascherine chirurgiche, che devono essere riservate al personale medico, ma anche semplici pezzi di stoffa. Ed ha ricordato che bisogna continuare a rispettare le misure di distanziamento sociale. La nuova raccomandazione dei Cdc cambia le linee guida dell’agenzia federale che all’inizio dell’epidemia aveva detto che le persone non malate non dovevano indossare mascherine perché non le avrebbero protette dal virus.

IL RUOLO DEL PENTAGONO

Inoltre Fauci ha denunciato il fatto che l’ordine di stare a casa non sia stato emanato in tutti gli Stati (ne mancano una decina) e non esista quindi un lockdown a livello nazionale, contraddicendo così Trump, favorevole invece ad una maggiore flessibilità a seconda dell’intensità dell’emergenza. Il presidente, risultato negativo ad un secondo test, sta usando più ampiamente la legge di guerra degli anni ’50 per aumentare la produzione di respiratori e ha bloccato tutte le forniture di materiale medico agli alleati.

QUI L’APPROFONDIMENTO DI START SUL TEMA

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