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Covid-19: sintomi e patologie di chi è morto. Report Iss

Che cosa mostrano gli ultimi dati della Protezione civile sull'epidemia da Coronavirus e il rapporto Iss sui deceduti da Covid-19

 

Numeri confortanti sull’epidemia da Coronavirus in Italia quelli comunicati il 30 aprile. Ecco tutti i dettagli, con le slide dell’Iss che riguardano in particolare i decessi.

Dati record per guariti, calo dei malati e numero di tamponi nelle ultime 24 ore.

“La curva epidemica in Italia continua a decrescere, sia come numero di casi che di pazienti sintomatici”, conferma Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto superiore di sanità (Iss).

“Il tasso di contagiosità è sotto 1 in tutte le regioni”, in media ogni positivo contagia meno di una persona, “ma è ancora molto lontana l’immunità di gregge”, che si avrebbe con il 60% della popolazione colpita dal Covid 19.

Quindi “avanti passo dopo passo”, ripete Brusaferro, ribadendo che decisiva nella nuova fase che si apre lunedì – oltre a igiene, mascherine e distanziamento – sarà la capacità di individuare e isolare subito eventuali nuovi focolai. Obiettivo “stare sotto l’indice di contagio R0 pari a 1 – dice l’esponente del Comitato tecnico scientifico -, considerando che i casi che abbiamo ogni giorno sono solo la punta dell’iceberg” e gli asintomatici stimati tra il 4 il 7%. Il provvedimento più forte è l’istituzione delle zone rosse, l’isolamento di intere comunità come a Codogno e Vo’ Euganeo. Al momento in Italia sono 74 in altrettanti Comuni di 7 regioni.

Proprio le differenze territoriali stridenti nel contagio sono oggetto non solo dello scontro istituzionale, ma anche dell’attenzione degli esperti e del ministero della Salute. La situazione epidemiologica “è diversa nelle regioni e anche le misure di monitoraggio mostreranno la necessità di avere tavoli specifici con le regioni per capire com’è la situazione – dice Brusaferro -. E’ chiaro che l’obiettivo è riaprire il più possibile ma avendo presente che R0 deve stare sotto 1. Una declinazione regionale la andremo a valutare perché le scelte devono tener conto della realtà”.

I numeri a volte criticati della Protezione civile, all’ultimo giorno di conferenze stampa, indicano 75.945 guariti finora, con un incremento record di 4.693 nell’ultima giornata. Calo senza precedenti in 24 ore anche dei malati, scesi a 101.551, con un decremento di 3.106 in un sol colpo.

 

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