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Cop26 Turismo

Tutte le sfide post Covid per il turismo

Il blog “Economia del gusto” di Gianandrea Abbascià

 

Che il turismo fosse una preziosa risorsa per le economie dei paesi, non solo quelli definiti a vocazione turistica, era evidente; meno marcata, talvolta, è stata l’attenzione a tale tema-comparto. La dimostrazione la si trova nel fatto che nel tempo non si è mai dato un chiaro segnale, univoco, sulle linee guida. Probabilmente questo è accaduto perché, o anche perché, in un paese come l’Italia, ad esempio, sono le particolari caratteristiche ad essere la vera forza.

I paesaggi che la natura offre, i tratti di storia che caratterizzano una città, le tradizioni, le particolari tipicità di un territorio piuttosto che un altro. Questo insieme di fattori ha definito in modo spontaneo le politiche turistiche, talvolta non opportunamente coordinate; possiamo dire che la barca ha saputo ben viaggiare con le vele gonfie! Non è di certo una caratteristica negativa questa, è evidente però che un coordinamento univoco renderebbe ancor più proficuo il settore. Poi, d’un tratto, il black-out, la pandemia e, nel paradosso, “grazie” (il virgolettato è d’obbligo) a quanto sin ora accaduto, il faro dell’attenzione si è acceso, praticamente su scala mondiale, su questo importantissimo settore. Inevitabilmente ci si è resi conto delle gigantesche perdite economiche che il motore del turismo produce una volta spento. Oggi però tale attenzione sembra aver invertito la rotta e, anche con la nascita di un ministero dedicato, si può ragionare su un unico insieme concentrando le energie.

Solo per citare un esempio, tra i tanti, su quanto il tema sia all’attenzione dei Governi, guardando oltre oceano, lo scorso 13 aprile, si apprende dal sito del Senato del Governo Americano, il senatore Jacky Rosen, presidente della neonata sottocommissione per il turismo, ha convocato un’audizione dal titolo “Lo stato dei viaggi e del turismo durante Covid”. Il motivo dell’audizione è stato quello di esamine gli impatti economici della pandemia sull’industria turismo, con particolare attenzione all’intero settore dell’ospitalità. Dalla nota di convocazione della seduta l’occasione è certamente stata quella di fare il punto sulla attuale situazione ma, soprattutto, quella di analizzare gli impatti del Covid sulle economie ad elevato tasso di turismo e sulle comunità/regioni/aree colpite dalla conseguente recessione economica della pandemia. Un momento di confronto molto importante durante il quale i diversi player- stakeholder del settore hanno potuto fornire, alle istituzioni, ipotesi di soluzioni per sostenere e rivitalizzare il comparto. (Qui un estratto moto interessante  della seduta, che sottolinea quanto il comparto sia vitale per l’economia di un paese; punti e temi su cui, per tramite di Economia del Gusto, in più occasioni, si è riflettuto spesso).

In Italia, in queste ultime settimane soprattutto, con una frequenza pressoché quotidiana, si sono susseguiti incontri, convegni, audizioni, per valutare i vari aspetti del tema e portare sul tavolo ipotesi-soluzioni utili a delineare una prospettiva di progressive riaperture, complice anche il crescente cammino della campagna vaccinale. Questa pandemia è stata definita come la peggiore crisi dopo la seconda guerra mondiale e l’Italia è, purtroppo, risultata una tra le nazioni più colpite. Gli strascichi, se così li si può definire, di quello che la pandemia ha segnato, in termini economici, rimanendo qui nel tema, non di certo scompariranno nel breve e prima che si torni ad una vera normalità sicuramente dovremo far passare l’anno in corso e il 2022; nel frattempo però abbiamo la possibilità di delineare un cammino quanto più possibilmente univoco.

Le misure adottate, tra chiusure e restrizioni, ad oggi ancora in corso, hanno provocato importanti perdite per l’economia dell’intero Paese e, neanche a dirlo, uno tra i comparti più penalizzati è stato proprio quello del turismo. Leggendo un comunicato stampa, presente sul sito di Federalberghi, si può notare quale devastante impatto abbia avuto la pandemia in termini economici. Il documento fa comprendere quali sono le reali dimensioni del turismo e come risulta essere un vero e proprio volàno per l’economia.

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