(Post tratto dal profilo Facebook del professor Guido Silvestri)
VI RICORDA QUALCOSA?
Lo studio della fondazione Kessler: "Con le riaperture rischiamo 1300 morti al giorno a metà luglio" https://t.co/EjxXGfFRpE
— Repubblica (@repubblica) April 28, 2021
E’ molto netto il senso di déja vu di fronte a questa “notizia” (mancano solo i 150.000 in terapia intensiva entro l’8 giugno).
Come nel 2020, secondo certe previsioni il fattore stagionale non esiste.
Quindi nel luglio 2021 avremo cento volte più morti al giorno del luglio 2020, quando nessuno era vaccinato e tutto era aperto. Boh.
Che poi nel Regno Unito ci sono 20 morti al giorno a lockdown finito e popolazione a rischio in gran parte vaccinata… ma evidentemente c’è qualcosa di profondo che ci sfugge in come vengano fatte (e poi diffuse) queste “previsioni”.
Quello che non sfugge è che coprifuochi e lockdown sono utili anche perché permettono ai politici di dare la colpa ai cittadini (che escono, si incontrano, respirano…) e allontanare le domande sgradevoli: quanti posti di Terapia intensiva sono stati creati da marzo 2020 ad oggi?
Quanti medici ed infermieri assunti o formati?
Quanti investimenti nella sanità pubblica sono stati fatti?
Soprattutto: quante persone sono state vaccinate?
Invece, grazie a questo tipo di conversazione mediatica, i cittadini non inveiscono contro l’inettitudine politica ma si scannano tra chiusuristi ed aperturisti.
Magari dal loro punto di vista ‘sta roba funziona pure, ma che tristezza, però, a leggere certe cose il 29 aprile 2021.
Guido Silvestri