PREMIER O PILOTA AUTOMATICO?
PREMIER = PILOTA AUTOMATICO
"Ieri il premier Conte lo ha ribadito più volte: le restrizioni scatteranno «automaticamente» in base ai tre scenari sulle chiusure che sono stati messi a punto da Cts, ministero della Salute e Iss e condivisi con le Regioni" (Fonte: Sole 24 Ore)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) November 3, 2020
LE REGIONI BLUFFANO?
CRISANTI
"Ho letto che ci sono 21 criteri per decidere se una regione appartenga alla zona verde, arancione o rossa. Si tratta di dati facilmente manipolabili e a livello regionale si potrebbe decidere di ricoverare il meno possibile sulla pelle dei pazienti"
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) November 3, 2020
CENTRODESTRA IN ORDINE SPARSO
Se il centrodestra fosse davvero coeso come sbandiera, potrebbe iniziare ad avere una linea comune con i presidenti di centrodestra delle regioni. Invece, nisba. Quindi le ciacole del centrodestra anti governo stanno stufando (secondo me)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) November 3, 2020
VITA VIRALE
VITA VERA https://t.co/dAXwgcdNhk
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) November 2, 2020
9 GIORNI PER SAPERE IL RISULTATO DI UN TAMPONE https://t.co/1DexPfOuI0
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) November 2, 2020
SULL'ORLO DELLA DEPRESSIONE https://t.co/nLyWCYgO2Q
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) November 2, 2020
LA VERITA’ SULLA SCUOLA A DISTANZA
SCUOLA A DISTANZA?
Per 1,3 milioni di studenti degli istituti tecnici e professionali le lezioni da remoto comportano il sacrificio di gran parte delle attività in laboratorio e la formazione professionale regionale verrebbe ancor più penalizzata. (Fonte: Sole 24 Ore)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) November 3, 2020
LA SCUOLA A DISTANZA
"Per milioni di ragazzi fare didattica a distanza significa non fare niente, perché mancano gli strumenti informatici necessari, la connessione, non tutto il personale è adeguatamente formato", dice l'ex sottosegretario all'Istruzione Gabriele Toccafondi.
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) November 3, 2020
FORZA LOMBARDIA
LOMBARDIA
"Il tracciamento è di fatto saltato, soprattutto a Milano, dove mancano all’appello 130 medici delle Usca e 420 infermieri per l’assistenza domiciliare. In questi mesi le task force che avrebbero dovuto occuparsi di territorio non sono state messe in piedi" (Sole24Ore)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) November 3, 2020
FLASH DALLA GERMANIA
«Dovete ridurre i contatti da 4 a 1, il 75% in meno», ha detto Merkel rivolgendosi evidentemente a quella parte della popolazione dove serpeggia il negazionismo, lo scetticismo, la mancanza di comprensione sull’opportunità delle nuove misure di contenimento (fonte: Sole)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) November 3, 2020
"La Germania è tra i Paesi più arretrati, ma il ministro Spahn si sta battendo per velocizzare la digitalizzazione nel sistema sanitario, dove imperano ancora fax e lettere su carta" (Emanuele Gatti, prof in Austria e in Germania dove insegna innovazioni biomedicali, al Sole)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) November 3, 2020
SALOTTO MERLINO
GELO NEL SALOTTO TV DI MYRTA MERLINO
Medico di base in collegamento: "Faremo i tamponi? Però ci mancano i Dpi, l'Ats mi ha detto che li attende ancora dal commissario straordinario all'emergenza…".
Myrta fa scivolare con nonchalance la denuncia e passa ad altro tema.
Strano.
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) November 3, 2020
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ESTRATTO DI UN ARTICOLO DEL SOLE 24 ORE DI OGGI:
I numeri al momento raccontano che tre Regioni – Lombardia, Piemonte e Calabria – sono nello scenario peggiore, quello dei «lockdown estesi». Ma altre potrebbero rientrarci tra i territori da inserire con il nuovo Dpcm automaticamente in «zona rossa». Sorvegliate speciali sono in particolare Campania, Valle d’Aosta, Puglia, Liguria e Provincia di Bolzano.
Secondo l’ultimo report ministero Salute-Iss che risale a venerdì scorso, ma che sarà aggiornato oggi in vista del Dpcm e delle ordinanze del ministero della Salute che decideranno il destino dei lockdown regionali, Lombardia, Piemonte e Calabria sono in pieno allarme rosso perché secondo i 21 indicatori – che da maggio monitorano la diffusione del virus e la capacità di resistenza degli ospedali – uniscono al rischio massimo «con probabilità alta di progressione» anche l’R-t (l’indice di velocità di trasmissione del virus) più alto e cioè sopra l’1,5 (in Lombardia è al 2.01).