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Salvini

Come si scalda Forza Italia

Chi c'era e che cosa si è detto alla convention "L'Italia del futuro" organizzata da Forza Italia. La nota di Paola Sacchi

 

“Noi siamo centrali nella politica italiana. Siamo una forza credibile e affidabile. Non vogliamo far cadere il governo, da noi fatto nascere per primi, anche con l’impegno di non aumentare la pressione fiscale. Ma sulle tasse, sul bene casa respingo tutte le accuse di ‘terrorismo politico’ al mittente, il signor Enrico Letta. Fisco e giustizia, i nostri temi identitari, sono centrali nell’agenda di governo. Con Draghi parleremo”.

Poi, in riferimento all’ offensiva dei Cinque Stelle, Antonio Tajani, coordinatore nazionale di Forza Italia, in sintonia con quello che oggi ribadirà Silvio Berlusconi – per la prima volta in presenza, dopo quasi tre anni, alla convention “L’Italia del futuro”, con tanto di logo del Ppe, di cui FI è il maggiore partito italiano (oggi è previsto anche un saluto da remoto della presidente del Parlamento Europeo, Roberta Metsola, espressa dal Ppe) sottolinea e avverte:  “Ci sono altri che hanno messo a vero rischio il governo su questioni come la Difesa, la Nato, principi cardine dell’Alleanza atlantica e non mi pare ci sia stata identica preoccupazione. Questo è un governo di unità nazionale,  non è il governo del Pd e dei 5s”.

Hotel Parco dei Principi, Roma, va in scena l’orgoglio azzurro, di Forza Italia, che, a 28 anni dalla nascita, si rimette al centro dialogando con il cuore pulsante del Paese che produce. Significativo e praticamente esaustivo il  parterre. Dal quale vengono anche elogi alle politiche dell’allora premier Berlusconi, “un grande imprenditore e politico”, dice Carlo Sangalli, capo di Confcommercio, “riuscì a portare Bush e Putin a Pratica di Mare”, dice il capo di Confapi, Maurizio Casasco che condanna senza esitazioni “il criminale russo”. Tutte le grandi associazioni di categoria sono rappresentate , con i rispettivi leader, a cominciare dal presidente di Confindustria, Carlo Bonomi che chiude la prima giornata dei lavori, senza parole tenere per il reddito di cittadinanza, con una battuta tranchant sui navigator, preceduto dai presidenti di Confcommercio Sangalli, Confapi Casasco,  Confagricolutura Massimiliano Giansanti,  Confartigianato Marco Granelli, Confedilizia Giorgio Spaziani Testa, Ance Gabriele Buia.

Ci sono anche i leader sindacali, da Pierpaolo Bombardieri, leader Uil, Luigi Sbarra, della Cisl, a casa ammalato, che ha mandato un messaggio, Raffaele Margiotta leader Confsal, Francesco Paolo Capone per la Ugl.

Forza Italia, il cui leader e fondatore Berlusconi ieri ha postato sui social l’immagine del suo arrivo in treno (“In viaggio verso Roma, per raccontare l’Italia del futuro”), rovescia con il parterre di Parco dei Principi una narrazione mediatica e di sinistra  per la quale ormai sarebbe solo il Pd l’asse che garantisce il sistema. “Noi non siamo il partito degli industriali, ma siamo partito  vicino alle imprese, perché producono lavoro e il lavoro è garanzia di democrazia, coesione sociale”, ripete più volte Tajani.

Maurizio Gasparri sul governo Draghi: “Leali sì , ma su fisco e casa ricordiamo che siamo noi che abbiamo abolito l’Imu sulla prima casa”. No tasse, no fiducia, anche sulla riforma della giustizia. “Il cuore produttivo del Paese è qui che dialoga con noi. È la dimostrazione che noi siamo forza leale con il governo Draghi. Ma che i provvedimenti si devono discutere per cambiare e migliorare”, osserva con Startmagnews.it Alessandro Cattaneo, capo dei Dipartimenti azzurri. Antonio Palmieri , storico deputato FI: “La tutela dell’individuo è il criterio liberale al centro dei nostri principi”. Bonomi, il cui intervento più volte è scandito da applausi, apprezza il patto per l’Italia lanciato da Draghi, ma ricorda che “la politica tutta non ascolta le imprese, quelle stesse imprese che hanno prodotto il rimbalzo”. Il capo di Confindustria ricorda il ruolo centrale dell’Europa, ma lui che certamente non può essere liquidato come “sovranista”, attacca quei “burocrati di Bruxelles ” che privilegiano le piste ciclabili a una “politica energetica di cui non può essere accusato in Italia Draghi, ma che registra ritardi di tutti i governi”.

Intanto, da Palermo, dove è stato per l’intera giornata per il processo Open Arms, il leader della Lega Matteo Salvini ha toni netti: “È impensabile solo ipotizzare una tassa in più,  come invece è nella delega fiscale, in un momento come questo. La Lega e il centrodestra così non possono votare il provvedimento”. Al leader Pd, che accusa “la destra” di “montare una propaganda” sul predunto aumento di tasse, che, a suo avviso non ci sarà,  Salvini replica : “Ma è normale che un leader politico in questo Paese debba stare 13 ore, nella stessa aula dei processi ai mafiosi?”. Oggi all’hotel Parco dei Principi si riprende proprio sul tema giustizia. La “quadra” è affidata all’atteso intervento del Cav, “il fondatore e leader del Centrodestra”, ricorda Tajani.

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