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Cartooning For Peace Fondato Da Plantu

Come Plantu è andato in pensione da Le Monde

Jean Plantureux, in firma Plantu, ha visto pubblicare la sua prima vignetta il 1° ottobre 1972. Va in pensione, all'età di settant'anni, con un ultimo disegno sulla prima pagina di Le Monde

In questo fine settimana pasquale, bisogna annotarsi la fine della collaborazione di Plantu con Le Monde. Le colombe, i topolini e lo sguardo insieme graffiante e gentile dei suoi disegni hanno segnato 50 anni di storia del giornale parigino e globale, legandosi al suo stile e alla sua identità.

Jean Plantureux, in firma Plantu, ha visto pubblicare la sua prima vignetta il 1° ottobre 1972, dedicata ai negoziati di pace per il Vietnam, una colomba con un punto interrogativo nel becco, anziché un ramoscello di ulivo. Da tre mesi lasciava pazientemente i suoi disegni in redazione, senza indirizzarli a nessuno in particolare. Va in pensione, senza più l’assillo dell’invio alle ore piccole, semplicemente ai suoi settant’anni, compiuti il 23 marzo scorso, con un ultimo disegno sulla prima pagina di Le Monde, il 31 marzo.

L’addio si è svolto al giornale in una vera celebrazione, con il sapore di un momento di vita nazionale francese, otto pagine di ricordi e disegni, un live sull’edizione digitale con lo stesso Plantu, una lunga intervista-ritratto. Sono riemersi molti episodi, sulla libertà di stampa, sull’indipendenza del disegno e del giornalismo, su alcune occasioni in cui si era sentito meno vicino alla redazione, nella sua rappresentazione critica di Mitterand (che nel giornale suscitava speranze) o in occasione di uno sciopero. Plantu ha raccolto personalmente le firme di Yasser Arafat e Shimon Peres, tra il 1991 e il 1992, ai tempi e prima degli accordi di Oslo, su un disegno che rappresentava il riconoscimento reciproco.

Nell’editoriale di ieri, 2 aprile, il direttore di Le Monde, Jérôme Fenoglio, ha ricordato come Plantu mandasse anche sei disegni al giorno, “con l’eleganza di lasciarci scegliere”. Dal 1978, Plantu avuto alcune occasioni in prima pagina, conquistandola dal 1982 in permanenza il sabato e poi per tutta la settimana dal 1985. Si tratta di migliaia di disegni, con un tratto e uno sguardo sulla realtà che non ha cambiato negli anni per tono e franchezza, con una specie di appassionata gentilezza, con un grave o allegro o ironico tratto di penna. “Giochi di parole nella forma di disegni”, ha detto lo stesso Plantu, quando parti di un oggetto si trasformano in altro, come nei significati variabili delle parole.

L’ala della colomba che si trasforma in una mano che impugna una matita è nel logo del collettivo “Cartooning for Peace”, nato a partire dal 2006 fa su iniziativa dello stesso Plantu e di Kofi Annan, allora segretario delle Nazioni Unite. Un gruppo di 200 disegnatori di 52 Paesi ogni mattina forniranno a Le Monde una selezione di disegni per riempire lo spazio rimasto vuoto.

Fenoglio ha scritto che per quanto questo “Disegnare per la pace” possa sembrare anacronistico, così come le colombe di Plantu erano a volte derise, “in questi tempi di chiamata a schierarsi, di caccia al branco, di radicalizzazione di parole e azioni”, la scelta da parte di Le Monde risponde al proprio gusto “per le sfumature, il senso della complessità, il confronto”. Sullo sfondo, sia il ricordo degli attentati contro Charlie Hebdo, sia la scelta del New York Times di non pubblicare più vignette per non affrontare faticose polemiche e contrasti, ma ritirandosi in questo modo, di un passo, da uno spazio di libertà.

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