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G7

Come e perché il G7 bacchetta la Russia

Ciò che i leader del G7 stanno facendo a Hiroshima non è quantificare i danni di guerra per l’Ucraina, ma convincere la Russia che il beneficio della guerra è azzerato. Il punto di Chiara Oldani

 

I leader del G7 riuniti nella città giapponese di Hiroshima hanno comunicato una forte posizione congiunta contro l’invasione russa definendola ingiustificata, crudele e unilaterale. Dal febbraio 2022 i paesi del G7 hanno teso la mano e aperto il portafoglio per aiutare un paese a reggere un colpo ferale, ultimo step è la fornitura dell’aviazione più tecnologicamente avanzata, che dovrebbe permettere di recuperare terreno e respingere i russi nelle aree più calde. Nel lungo documento firmato dai sette leader si elencano una serie di provvedimenti, azioni e reazioni che dovrebbero portare al termine la guerra in tempi rapidi. Il documento utilizza un linguaggio forte e chiaro, senza condizioni o ipotesi. Azione, reazione.

Per la prima volta dalla fine della seconda guerra mondiale si parla apertamente di meccanismi per il ristoro delle spese di guerra, di distruzione, di morte. Il valore delle vite umane perse inutilmente nel conflitto non è quantificabile, ma il costo di ricostruzione del Paese lo è.

Al termine delle guerre che hanno insanguinato l’Europa nel XIX e XX secolo era pratica consolidata quella condannare i paesi perdenti a pagare le spese di guerra ai vincitori; nacque la Bank of International Settlements (BIS) in Svizzera per questo scopo. John Maynard Keynes, padre dell’economia, era Ministro del tesoro inglese dopo la prima guerra mondiale e chiese di bloccare il perverso sistema delle spese di guerra, perché avrebbe spinto la Germania verso un altro conflitto. La posizione di Keynes non fu accettata dagli altri paesi vincitori, si dimise da Ministro e il resto della storia la conoscete. La storia è maestra di vita.

Ciò che i Leader a Hiroshima stanno facendo, per fortuna nostra, non è quantificare i danni di guerra per l’Ucraina, ma convincere la Russia che il beneficio della guerra è azzerato. La persuasione morale che i leader dei 7 paesi più sviluppati tecnologicamente sul piano militare possono esercitare è forte, soprattutto sui paesi che non hanno preso una aperta posizione contro l’invasione russa, alcuni presenti al summit giapponese.

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