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Come dare più energia all’Italia

Chi c’era e che cosa si è detto alla convention della Fondazione Guido Carli sull'energia

 

“Energie coraggiose. Forze che fanno muovere il mondo”. La Fondazione Guido Carli, presieduta da Romana Liuzzo, nipote dell’economista-statista, con la presidenza onoraria di Gianni Letta, insignita da una medaglia, per la convention dedicata a questo tema, dal presidente della Repubblica, propone per il 2 dicembre una giornata dedicata al tema dei temi: l’Energia.

A Villa Blanc, a Roma, luogo dell’iniziativa svoltasi ieri, arriva, in un videomessaggio, il contributo del premier Giorgia Meloni sulla grande scommessa, “da cui l’Italia può ucire più forte, con visione e gioco di squadra”. Ricorda Meloni: “Questo è il tempo di liberare le energie migliori, di fare scelte per troppo tempo non compiute”. Concetto al centro dell’intervento del ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, che pone l’accento sul ruolo “delle città”, della rete territoriale.

La Fondazione Carli con la sua presidente Liuzzo sottolinea quella particolare capacità “creativa e resiliente” del nostro Paese. Analizza, con un parterre di eccellenze italiane, attraverso un dibattito e interviste delle giornaliste Monica Maggioni, direttrice del Tg1, e Veronica Gentili, conduttrice a Mediaset, il tema Energia da tutti i punti di vista, da quello più specifico a quello inteso in senso lato come “forza d’animo”, “dizione dell’Enciclopedia Treccani”, ricorda Gianni Letta.

L’ex sottosegretario plenipotenziario alla presidenza del Consiglio, con i governi di Silvio Berlusconi – molto legato all’ex governatore della Banca d’Italia, ex ministro del Tesoro, firmatario del trattato di Maastricht – sottolinea “l’attualità” della visione di Carli, la scommessa della sua Europa, con l’attenzione “all’interesse nazionale”, la non facile scadenza ravvicinata sul “patto di stabilità”, per ora sospeso, ma “che non può essere legato a Bruxelles a un numeretto”, quel patto “che altri (Romano Prodi ndr) definirono stupido”.

Energia, dunque, anche in senso lato, di fronte alle sfide per il nostro Paese. E con un parterre che comprende anche lo psichiatra Paolo Crepet che ricorda la lezione meritocratica di un altro grande italiano, Sergio Marchionne, per il quale “un Paese solo di diritti e non di doveri è morto, domina la superficialità di cui il narcisismo è una forma”.

Ma sulla crisi energetica, aggravata dalla guerra della Russia all’Ucraina, crisi, che, come afferma il premier Meloni, è al centro dell’azione del governo, a partire dalla sua prima manovra finanziaria, L’Italia ha saputo reagire, riducendo notevolmente con “creatività e resilienza” la dipendenza dalla Russia. Ma è solo l’inizio. Il tema viene affrontato dal parterre di eccellenze, a cominciare dall’amministratore delegato dell’Eni, Claudio Descalzi, che sottolinea la necessità della “pluralità di tecnologie”. L’ad di Ferrovie dello Stato, Luigi Ferraris, mette l’accento sul potenziamento del trasporto merci, l’amministratore delegato di Publitalia 80, Stefano Sala ricorda “l’insegnamento del nostro fondatore Berlusconi, per il quale una spesa è sempre un investimento non perdita di denaro”. Il presidente di Rcs Urbano Cairo sottolinea l’importanza del nucleare, tanto più “in un Paese cosi vicino alla Francia”.

Sergio Dompé, alla guida dell’omonimo gruppo Farmaceutici, il Ceo di Elettronica, Domitilla Benigni, parlano della sfida degli imprenditori di fronte alla pandemia e poi la crisi energetica.

Giovanni Malagò, presidente del Coni ricorda che il rifacimento delle Infrastrutture necessita sempre più di una sburocratizzazione in vista dei grandi eventi sportivi: “Non è cosa di cui beneficeranno solo i vip”. Energia in tutti i sensi. Quanto a quello specifico, “l’energia non è soltanto una risorsa essenziale, ma un pilastro per la sicurezza nazionale e il benessere della comunita’: un passaporto per la salvezza. Abbiamo capito quanto la transizione ecologica sia un percorso obbligato per la crescita, da realizzare nell’ambito del ‘nuovo umanesimo’, auspicato da Papa Francesco, senza lasciare indietro nessuno. Solidarieta’, liberta’, responsabilita’: valori cari a mio nonno, Guido Carli”, chiosa la presidente della omonima Fondazione.

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