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Come cambierà il mondo dopo Covid-19. I 3 scenari del prof. Parsi

Incontro con il professor Vittorio Emanuele Parsi (Direttore ASERI, Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano)
È uscito oggi il primo video di una serie di approfondimenti su Italia, Unione Europea, storia economica e politica internazionale.
Si tratta di un incontro con il professor Vittorio Emanuele Parsi (Direttore ASERI, Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano), Giampaolo Conte (Università Roma Tre) e Alessandro Albanese Ginammi (Università Europea di Roma).
«Abbiamo di fronte a noi una crisi senza precedenti». Il Professor Parsi ha ipotizzato nel suo libro “Vulnerabili: come la pandemia cambierà il mondo” tre scenari per il prossimo futuro dell’Europa: uno buono e gli altri due no. Le tre ipotesi sono: 1 restaurazione come nel 1815; 2 l’Ue sparirà per inettitudine; 3 (quella buona) un Rinascimento con un mondo più solidale e più ricco.

Scenario 1, Restaurazione: si basa sull’idea che, nonostante tutto, si affermi il tentativo di far riprendere la corsa dell’iperglobalizzazione “come se” niente fosse successo. In un mondo in cui gli attori del sistema internazionale continueranno la loro tradizionale dinamica, riassestata solo marginalmente ma non cambiata nei suoi tratti salienti. Cina e Stati Uniti proseguirebbero il loro confronto per al leadership globale e l’Unione europea sopravvivrebbe, accentuando la sua marginalità e sottoponendosi a lifting minimi, all’insegna della continuità. Sarebbe un ordine precario, instabile, che riprodurrebbe un’interdipendenza imposta al prezzo della continua compressione della sua componente umana. I regimi politici interni prevalenti sarebbero quelli tecnocratici e a bassa mobilitazione.

Scenario 2, Fine dell’impero romano d’Occidente: è quello in cui, progressivamente la globalizzazione viene meno, sostituita da un mondo fatto di sfere di influenza politica e aree di interdipendenza economica sostanzialmente chiuse le une rispetto alle altre. Gli scambi sulla lunga distanza riguarderebbero una serie di beni sempre più ridotta. Nessuno eserciterebbe una leadership globale, gli Stati Uniti patirebbero il maggiore declassamento, mentre la Cina vedrebbe accresciuta la propria influenza. La Ue potrebbe dissolversi. I regimi politici prevalenti associati a questo scenario sarebbero di tipo leaderistico-populista, ad alta mobilitazione ma dall’alto.

Scenario 3, Rinascimento: è lo scenario che scommette sul fatto che siamo stati capaci di mettere a frutto il tempo sospeso di questi mesi per progettare un’interdipendenza più solida perché fondata sulla protezione del suo fattore più vulnerabile: quello umano.  Se vogliamo realizzarlo, dovremo sfruttare le opportunità offerte dalla pandemia per invertire lo stato ordinario e insoddisfacente delle cose: come accaduto dopo la Grande depressione degli anni Trenta, dopo la Seconda guerra mondiale e dopo la crisi degli anni ’70.  Sarebbe il solo modo di riconciliare politica ed economia, democrazia e mercato, libertà e solidarietà così da proteggere meglio le nostre società dagli shock esterni. Questo è il solo scenario compatibile – secondo Parsi – con la rivitalizzazione delle democrazie e con una radicale trasformazione della Ue.

L’INTERVISTA DI RUGGERO PO AL PROF. PARSI PER START MAGAZINE

 

Il video è stato prodotto in collaborazione con: Istituto per la Cultura dell’Innovazione (ICINN) & Laboratorio Italiano di Storia Economica (LISE)

ICINN & LISE è un progetto mediatico digitale no-profit che mette a disposizione online analisi e commenti per tutte le persone che cercano una discussione approfondita su questioni di storia, economia, politica e tecnologia. La comunità di professori e ricercatori universitari coinvolti crede che la trasparenza, l’onestà intellettuale e i molteplici punti di vista siano fondamentali.

ICINN – Istituto per la Cultura dell’Innovazione: https://www.facebook.com/icinn.eu
LISE – Laboratorio Italiano di Storia Economica: https://www.facebook.com/lise.roma.it

Seguiranno altri approfondimenti nei prossimi giorni.

Per maggiori informazioni:
www.icinn.eu
info@icinn.eu
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