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Londra

Come andrà il Pil nel Regno Unito secondo Bank of England

Che cosa si legge nel report della BoE (Bank of England) sugli scenari dell'economia nel Regno Unito

Per la Bank of England il Regno Unito sarà colpito da una profonda recessione causata dalla pandemia del coronavirus. Secondo Threadneedle Street, l’economia britannica si ridurrà del 14% nel 2020, riducendo così drammaticamente i posti di lavoro e il reddito medio nel paese.

Il tasso di interesse praticato resta al minimo storico dello 0,1% ma il Monetary Policy Committee (MPC) che lo stabilisce è diviso sulla possibilità di iniettare ulteriore liquidità nel sistema: 2 dei 9 componenti del Comitato hanno votato per aumentare il Quantitative Easing da 100 a 300 miliardi di sterline.

L’analisi della BoE si basa sulle circostanze legate alle misure di lockdown in vigore dalla fine di marzo e tiene conto del fatto che le misure di distanziamento sociale saranno gradualmente alleviate tra giugno e settembre.

Nell’ultimo Monetary Policy Report, l’istituto alla cui guida è da poco arrivato Andrew Bailey, si evidenzia come l’economia britannica sia entrata tecnicamente in recessione per la prima volta negli ultimi 10 anni. L’economia ha di fatto registrare una decrescita del 3% nel primo quarto del 2020, cui ha fatto seguito un crollo senza precedenti del 25% nei tre mesi successivi. Si tratta del crollo più vertiginoso dal 1706 a oggi.

Anche per il mercato immobiliare le notizie non sono buone: la compravendita di nuove abitazioni è praticamente ferma con un calo dei prezzi del 16%, mentre anche i consumi hanno fatto registrare un calo del 30% nelle ultime settimane. Il meno 14% previsto nel 2020 sarebbe il più elevato rispetto all’anno precedente dal 1949 a oggi secondo i dati dell’Office for National Statistics, l’Istat inglese.

Eppure, anche nel report a tinte fosche della BoE, c’è spazio per l’ottimismo: nel 2021 l’economia avrà un rimbalzo positivo con una crescita del 15% e, entro metà anno, le condizioni pre-virus saranno ristabilite.

Il governatore Bailey ha dichiarato che “il danno apportato dal coronavirus non sarà permanente” e che anzi, “sarà relativamente limitato”. L’economia infatti sarà in grado di recuperare con più facilità rispetto alla crisi finanziaria globale del biennio 2007-2008. Molto, secondo la Banca, dipenderà da come gli imprenditori e le famiglie risponderanno alla pandemia e ai loro comportamenti una volta che le misure di lockdown saranno allentate.

Per il think tank indipendente Resolution Foundation le famiglie perderanno in media 9mila sterline nel 2020. Il Research Director dell’istituto, James Smith, ha affermato che “i danni legati al lockdown saranno limitati dall’azione tempestiva di sostegno alle famiglie e alle imprese da parte del governo”.

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