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Cina? Rischio totalitarismo digitale. Parola di Soro (Garante Privacy)

Che cosa ha detto il Garante della Privacy, Antonello Soro, nella relazione annuale tenuta oggi

 

“La ‘vita a punti’ dei cinesi sembra indicare il rischio di un nuovo totalitarismo digitale, fondato sull’uso della tecnologia per un controllo ubiquitario sul cittadino e su un vero e proprio capitaliamo della sorveglianza”.

E’ l’avvertimento lanciato oggi dal Garante della Privacy, Antonello Soro, che nella relazione annuale segnala come “la sinergia tra assenza di norme efficaci a tutela della privacy e dirigismo (anche) economico favorisce, infatti, una sostanziale osmosi informativa tra i provider e il Governo cinese che, anche per ragioni culturali, può massivamente raccogliere dati personali, da riutilizzare per le finalità più diverse: dalla sicurezza nazionale alla promozione dell’intelligenza artificiale”.

“E – aggiunge – persino per la realizzazione di un sistema di controllo sociale fondato sul capillare monitoraggio e la penalizzazione di comportamenti ritenuti socialmente indesiderabili, cona la preclusione all’accesso persino a determinate scuole o ad altri servizi di welfare”.

“Lo stesso antagonismo commerciale tra Usa e Cina – spiega Soro – sottende ad una competizione per l’egemonia tecnologica, che disegna la nuova geografia del mpotere planetario. Il possesso e lo sfruttamento dei dati, che si accumulano nell’infosfera, sono la posta in palio. A confronto – aggiunge – sono le due potenze che hanno maturato le proprie posizioni di vantaggio competitivo sulla raccolta massiva di dati, resa possibile da norme poco attente alle implicazioni di tale forma di ‘accumulazione estrattiva’ sulle libertà individuali”.

“Tuttavia – conclude Soro – se negli Usa si sta avviando un percorso di rafforzamento della privacy, a seguito della sentenza Schrems e delle rivelazioni si Cambridge Analytica – che hanno dimostrato come la protezione dei dati sia un presupposto indispensabile di autonomia e sovranità – la realtà cinese sembra muoversi in un senso assai diverso. E l’entità dei rapporti commerciali tra Europa e Cina è tale da non poter più prescindere da una cornice di garanzie adeguate, soprattutto per la tutela dei dati, all’esito di auspicabili riforme quali quelle che hanno consentito la conclusione del Privacy Shield con gli Usa e del recente accordo con il Giappone”.

LA RELAZIONE ANNUALE DEL GARANTE PER LA PRIVACY

IL TESTO DEL DISCORSO DEL PRESIDENTE SORO

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