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Conte Sobrietà

Chi sono i costruttori del governo Conte 3

Non solo Sandra Lonardo Mastella. Tutti i parlamentari che stanno costruendo la scialuppa di deputati e senatori a sostegno di un nuovo governo Conte al posto dei renziani di Italia Viva

Sembrano pochi, anzi pochissimi, i giorni che mancano a martedì, quando il presidente del Consiglio non dimissionario Giuseppe Conte, per quanto abbia perduto per strada due ministre e un sottosegretario, potrà vedere al Senato – dove i numeri ballano diversamente dalla Camera e si giocherà quindi la partita decisiva – se dispone ancora di una maggioranza.

IL RUOLO DI MERLO PE FANTETTI ER IL GOVERNO CONTE 3

Il sottosegretario agli Esteri Ricardo Antonio Merlo ha messo a disposizione della causa di Conte il suo “Movimento associativo italiani all’estero”, noto in Parlamento con la sigla Maie, per trasformarlo da modesta componente del gruppo misto del Senato in una scialuppa di salvataggio. Vi è già saltato dentro l’ex forzista Raffaele Fantetti con la sua associazione “Italia 23”, dall’anno della fine ordinaria della legislatura, che potrebbe diventare addirittura il nome di una lista di o per Conte, se il professore volesse partecipare alle prossime elezioni.

LA SCIALUPPA DEL MAIE

E’ in questa scialuppa del Maie, che ha acceso la fantasia dei giornalisti del manifesto con quel titolo di prima pagina “Mai dire Maie”, che potrebbero saltare i dissidenti o transfughi da altri gruppi per costituirne uno autonomo, cui sono necessari almeno dieci senatori, e partecipare alla fiducia di martedì col requisito della non casualità o indeterminatezza chiesto da Mattarella a Conte per travestire da maggioranza continua una maggioranza in realtà diversa, o discontinua. Ne è infatti appena uscita l’Italia viva di Renzi, o ciò che ne resterà dopo questa operazione che potrebbe togliere anche ad essa qualche senatore.

I TEMPI PER IL NUOVO GOVERNO CONTE

Sembrano pochissimi, dicevo, i giorni che ci separano da martedì, ma in politica no. Essi sono abbastanza per rafforzare o anche affondare progetti, ipotesi di lavoro o comunque si vogliano chiamare quelli di Conte e dei suoi sostenitori. I senatori transfughi dall’opposizione- che con Berlusconi al governo, nel 2010, si guadagnarono insulti per la pretesa di chiamarsi “responsabili” e che ora, per non incorrere nello stesso inconveniente, hanno assunto il nome di “costruttori” prendendolo dal messaggio di Capodanno del capo dello Stato- potrebbero rivelarsi sufficienti a fare raggiungere e magari superare a Conte la soglia fatidica dei 161 voti nell’aula di Palazzo Madama, dando per scontato il pieno dell’assemblea, o no. Potrà dipendere da tante cose, anche dal prezzo materiale dell’operazione, sottolineato impietosamente dal Messaggero con un titolo sui “responsabili che costano troppo”.

IL PESO DELLA FAMIGLIA MASTELLA

Il sindaco di Benevento Clemente Mastella, la cui moglie Sandra Lonardo è passata da tempo da Forza Italia ai componenti del gruppo misto che votano per il governo, ha avvertito che i nuovi alleati di Conte “non sono fessi”. Prima ancora egli aveva detto, sempre come uno dei registi dell’operazione, che le amanti saranno pure irregolari, diciamo così, ma hanno diritto ad una loro dignità.

In una coincidenza, diciamo così diabolica, gridata nel titolo di apertura del Riformista di Piero Sansonetti, si è scoperto che pochi giorni fa è stato concesso da Palazzo Chigi il finanziamento di un maxi parcheggio controverso di Benevento per 7 milioni di euro. Potrebbero sembrare pochi, come i giorni che mancano a martedì prossimo, ma sono pur sempre quasi 14 miliardi delle vecchie lirette. E hanno pur sempre un loro significato in quello che potrebbe anche essere chiamato il mercato dei costruttori politici a vari livelli, nazionale e locale.

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