Sembra quasi un equilibrismo sulla fune quello che i responsabili politici a Washington stanno mettendo in scena negli ultimi mesi nei rapporti tra Usa e Cina: se da un lato stanno prendendo di mira una manciata di aziende ben precise di proprietà cinese, dall’altro sono alle prese con la difficile arte di far quadrare la protezione della sicurezza degli Stati Uniti con una possibile perturbazione delle due economie, da anni ormai strettamente interdipendenti tra loro.
ONDATA DI PROPOSTE AL CONGRESSO PER LIMITARE I CINESI
A mettere a nudo la difficile situazione in cui versa la politica Usa è Kyle Daly di Axios che dà conto di una nuova ondata di proposte al Congresso che sta trasformando aziende come TikTok o Huawei in esempi nella più ampia lotta di potere in corso tra Washington.
L’ultima novità ad arrivare in ordine di tempo è la presentazione, che avverrà a breve, di un disegno di legge del senatore Josh Hawley che vieterà ai dipendenti federali di usare TikTok sui dispositivi governativi.
Durante un’audizione separata al Senato sulla sicurezza della catena di fornitura 5G, il senatore Roger Wicker ha detto di aspettarsi invece che il disegno di legge per aiutare i piccoli fornitori di telecomunicazioni a disfarsi delle apparecchiature Huawei venga firmato dal presidente Trump “con un po’ di fanfara nei prossimi giorni”.
ROMPERE CON LA CINA NON SARA’ FACILE
Ma ‘rompere’ con la Cina non sarà facile, avverte Daly su Axios. “La realtà è che non c’è un disaccoppiamento dalla Cina in senso macroeconomico. Le nostre economie sono intimamente legate tra loro perché ci affidiamo alla fornitura di beni a basso costo dalla Cina”, ha detto ad Axios Jamil Jaffer, vicepresidente senior di IronNet Cybersecurity e fondatore dell’Istituto di sicurezza nazionale dell’Università George Mason. “Se ci facciamo del male a vicenda, sarà doloroso per tutti”.
PRODOTTI CINESI SEMPRE MENO CARI E DI QUALITA’
I prodotti di aziende cinesi come Huawei e DJI, produttore di droni, non solo tendono ad essere tra i più economici sul mercato, ma sono sempre più di alta qualità. Questo è successo in parte perché Pechino ha sostenuto le aziende cinesi con finanziamenti a basso costo e con infusioni di denaro diretto, sanzionando la violazione della proprietà intellettuale occidentale, che vi può essere costruita sopra, ha detto Jaffer.
ANCHE LE AZIENDE USA VENDONO IN CINA
Dall’altro lato, l’enorme classe media cinese è diventata un mercato importante per le aziende statunitensi come Apple. La Cina, come molti altri paesi, continua a dipendere fortemente dagli Stati Uniti per il software, i componenti hardware e altre tecnologie. Allo stesso modo, le catene di fornitura di molti produttori di dispositivi e attrezzature statunitensi ed europei – tra cui i rivali globali di Huawei nel mercato delle forniture 5G, Nokia ed Ericsson – si estendono di nuovo alla Cina.
I TRE MOTIVI FONDAMENTALI PER CUI LE AZIENDE TECNOLOGICHE E DELLE TLC SONO FINITE NEL MIRINO USA
Le aziende del settore tecnologico e delle telecomunicazioni cinesi sono diventate il primo obiettivo per i legislatori. E questo per tre motivi fondamentali: il primo riguarda i potenziali rischi per la sicurezza. “Non ci sono prove concrete che aziende come Huawei o DJI abbiano spiato gli americani per conto di Pechino – scrive Axios -. Ma molti politici ed esperti di sicurezza informatica sostengono che non vale la pena di correre il rischio di diffondere la loro tecnologia e di aprire anche solo la possibilità teorica di poterlo fare. Nel frattempo, aziende come TikTok potrebbero potenzialmente essere sfruttate per ottenere dati comportamentali per addestrare i sistemi di IA. Sono tra i settori in più forte crescita in Cina e sono sempre più centrali nella vita moderna. Gli sforzi per paralizzare e isolare le aziende cinesi di tecnologia e telecomunicazioni colpiscono il cuore della capacità del Paese che vuole superare gli Stati Uniti nella pura potenza economica globale”.
ANCHE GLI USA HANNO AVUTO ‘PROBLEMI CON LA SORVEGLIANZE. IL CORONAVIRUS POTREBBE ‘AGGIUSTARE I PROBLEMI
C’è da dire, ammette Daly che “gli Stati Uniti hanno avuto i loro problemi con i programmi di sorveglianza del governo, e le aziende tecnologiche americane e stanno lottando con il governo federale per ottenere back doors criptate per aiutare le forze dell’ordine”.
“Queste preoccupazioni – ha aggiunto – possono essere un fattore importante, dato che alcuni paesi, tra cui il Regno Unito, si sottraggono agli avvertimenti degli Stati Uniti per evitare di costruire reti wireless 5G con apparecchiature cinesi”.
In ogni caso, conclude Axios, “le interruzioni della catena di fornitura causate da coronavirus potrebbero presto finire per insegnare alle aziende americane come andare d’accordo senza le controparti cinesi più di qualsiasi mandato del Congresso”.