Era il 29 dicembre 2022 e la conferenza stampa di fine anno della presidenza del Consiglio dalla durata di tre ore veniva a un certo punto interrotta da una domanda che i più gentili definirono “filosofica”: Signora presidente – esordiva il giornalista – si è data un orizzonte di legislatura di cinque anni: le chiedo se i suoi tempi coincidano con quelli degli alleati e se per andare avanti bisogna guardare anche indietro? Se, insomma, il suo tempo è circolare o lineare? Risolini soffocati a stento da parte dei presenti, occhioni sbarrati da parte della premier e un siparietto destinato a diventare un “meme”, direbbero i giovani. Un “cut” da mandare ossessivamente online e in onda per il mondo del giornalismo. Nelle redazioni infatti si sa che, alla fine, sono quelli i materiali che fanno views e che rimbalzano ossessivamente sui social.
IL PRECEDENTE DI JAKHANAGIEV
Il circo mediatico italiano si arricchiva così di un nuovo esponente la cui epifania era avvenuta quella stessa mattina: Iahnadjiev Alexandar Ivanov, ormai più noto sulla stampa di casa nostra come Alexander Jakhnagiev, direttore di quell’Agenzia Vista (di cui è anche socio all’80 per cento, con il restante 20 nelle mani di Ivan Donchev Jakhnagiev) che si è rapidamente imposta nel settore dei video ripresi nei Palazzi. I suoi loghi arancioni, dalle dimensioni assai generose, sono visibili sui materiali divulgati da altre testate, anche nazionali, che spesso non hanno interesse o la possibilità di avere uomini sul campo.
LA VIRALITA’ DEI SUOI VIDEO GRIFFATI AGENZIA VISTA
Tra le testate che due anni fa ripresero la domanda sulla direzione in cui scorresse il tempo di Giorgia Meloni anche il Fatto Quotidiano: La domanda “filosofica” del giornalista a Meloni: “Il suo tempo è circolare o lineare?”. Lei scoppia a ridere e risponde così – Video. Il titolo del pezzo. Subito sotto si legge: di Agenzia Vista Alexander Jakhnagiev, che nel sito della testata online diretta da Peter Gomez ha proprio una repository degli articoli paragonabile a quella delle firme.
LE FORMICHE DI GIORGIA MELONI
Il medesimo video su YouTube, dove Vista ha circa 160mila iscritti, per la verità non andò benissimo: a oggi è fermo sotto le 4mila visualizzazioni con 15 commenti. Ma, appunto, l’interesse dell’Agenzia sta altrove, nel rivendere ad altri il proprio girato.
Due anni dopo – e si arriva quindi a ieri – sempre Jakhnagiev prende la parola e questa volta si spinge oltre nel formulare una domanda volutamente poco ortodossa: “Presidente, lei calpesta le formiche?”. “Un detto popolare – l’aggiunta del giornalista – vuole che quando si calpestano le formiche, poi piove”.
Nuova rassegna di facce e faccette da parte della premier, altre risatine (questa volta non soffocate) dei colleghi che subito si scapicollano per intercettare l’autore e farsi dire come mai a ogni conferenza di fine anno prenda la parola per simili supercazzole che, oltre alla presidente del Consiglio, dovrebbero forse imbarazzare soprattutto l’Ordine dei giornalisti, organizzatore dell’evento.
LA CURIOSITA’ MORBOSA DEI GIORNALI ITALIANI
L’indomani sui social è un fiorire di possibili interpretazioni (c’è chi si spinge a ipotizzare un simbolismo rivoluzionario in cui le formiche sarebbero il popolo e la pioggia la tumultuosa caduta del leader tirannico) mentre sui giornali abbondano i pezzi su chi sia Jakhnagiev: l’Huffington Post ci rivela che è “nato a Sofia, nel 1978” e “non è solo un giornalista. È un editore, direttore dell’Agenzia Vista. Ma anche un artista: pittore, performer, scultore, con più di cento mostre personali, in Italia e all’estero”. Aggiungiamo noi che Jakhnagiev è arrivato anche in televisione, su La7, in Camera con vista, trasmissione prodotta da Agenzia Vista, in onda la domenica alle 09.40 e in replica il lunedì notte.
TUTTI RIPRENDONO IL CUT DI AGENZIA VISTA
A proposito di La7, Open di Enrico Mentana è tra le testate che ha raggiunto Jakhnagiev per sapere il significato recondito dietro quella forte preoccupazione per le formiche che rischiano di finire sotto i tacchi del presidente del Consiglio. Risposta: “È una domanda aperta che si sostanzia nella risposta”. In che senso, incalza il giornalista? “Nel senso che con la sua risposta ha dato un suo senso della domanda che poteva essere interpretata in tanti modi. E la sua è stata una risposta spontanea, anche un po’ colta di sorpresa, ma anche se vuoi secondo me onesta, tipo “se li vedo mi sposto” che però poi in tutto il discorso secondo me acquisisce significato”. Altra supercazzola. Ma intanto il video che accompagna l’articolo è, ovviamente, di Agenzia Vista.
IL BANDO DI PALAZZO CHIGI
Peraltro, come segnalato in tempi non sospetti da Policy Maker, l’Agenzia Vista lo scorso giugno è risultata tra le 11 che hanno vinto il bando di Palazzo Chigi per fornire il proprio servizio alla Presidenza del Consiglio. L’appalto, dal valore totale di oltre 17 milioni di euro, ha visto le fette più grosse andare ad Ansa (ben 6 milioni e 358mila euro) e all’AdnKronos (quasi 5 milioni di euro), mentre a Vista poco più di 184mila euro.
Una cifra non indifferente per un’Agenzia che al 31 dicembre del 2023 dichiarava ricavi per circa 1,9 milioni (1.894.771), costi per 530mila euro e dunque una differenza pari a 1,3 milioni di euro, con un risultato ante imposte di poco superiore al milione e 479 mila euro e un utile sul milione. Chissà se una parte di questi soldi o dei contributi pubblici all’editoria presi da Vista è stata devoluta a favore di qualche Ong che tuteli le formiche.