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Salvini

Che cosa sta dividendo centrodestra e centrosinistra

Tutte le ultime novità della campagna elettorale. La nota di Paola Sacchi

 

Un giorno il “pericolo” viene individuato in Giorgia Meloni, un altro in Matteo Salvini attaccato per aver chiesto di rivedere le sanzioni alla Russia, pur condannandola per la guerra all’Ucraina. La campagna in “rosso e nero” del Pd di Enrico Letta stavolta si accende contro il leader della Lega accusato di essere “un pericolo per l”Italia”.

Salvini ieri ha rilanciato la necessità di una revisione delle sanzioni in un tweet dove ha chiamato in causa anche l’Europa. “Le sanzioni stanno funzionando? No. A oggi chi è stato sanzionato sta guadagnando, mentre chi ha messo le sanzioni è in ginocchio”, ha scritto il leader della Lega, che è tornato sul tema in una festa leghista a Brugherio, in Brianza. E ha concluso: “Evidentemente qualcuno in Europa sta sbagliando i conti: ripensare la strategia è fondamentale per salvare posti di lavoro e imprese in Italia”.

Salvini l’altra sera in tv su Rete 4 a Controcorrente aveva comunque premesso, oltre alla condanna dell’aggressione russa, anche l’impegno per continuare a sostenere l’Ucraina. Che è nel programma della Lega e in quello di tutto il centrodestra.

Ma Letta replica secco: “Salvini vicino a Putin, che sostiene le tesi di Putin, è un vero pericolo per il nostro Paese”. Di più: “Ha detto cose che nemmeno Putin direbbe, svelando la sua vera idea di tutta questa vicenda, cioè la vicinanza a Putin”. Conclusione del segretario Pd: “La coalizione di centrodestra, checché dica Meloni, ha una scelta che è profondamente ambigua, su una delle questioni oggi più importanti, quella dell’aggressione russa all’Ucraina”.

In difficoltà per il “campo largo” saltato con i Cinque Stelle dati in rimonta, per l’intesa fatta e disfatta da Carlo Calenda, che con Matteo Renzi definisce quello al “terzo polo l’unico voto utile”, fotografato dai sondaggi un po’ sotto FdI di Giorgia Meloni, il segretario del Pd tende a bipolarizzare sempre più la campagna elettorale. Nell’evidente sfida per risultare primo partito. Qualche differenziazione sulle sanzioni si coglie anche nel centrodestra, che procede con la sua campagna a tre punte.

Il responsabile del programma di Fratelli d’Italia, Giovanbattista Fazzolari, dice che il prossimo eventuale governo a guida FdI non cambierà la linea attuale delle sanzioni. Ma Meloni preferisce battere il tasto sull’emergenza energetica che domina lo scontro tra schieramenti. La presidente di FdI, intervistata dal Tg5, si dice d’accordo con il price cap europeo e richiama ancora una volta il governo a un intervento urgente contro il caro bollette, separando il costo del gas da quello dell’elettricità: “Non capisco perché il governo non lo possa fare subito”.

Silvio Berlusconi frena le mire del “terzo polo”, alla ricerca dei voti dei cosiddetti “moderati” delusi dal centrodestra, ricordando a Calenda e Renzi che il vero terzo polo sono ormai i Cinque Stelle. Il Cav torna su TikTok, stavolta per raccontare la sua storia di imprenditore ed esporre la proposta volta a favorire assunzioni di giovani, “cambiando i costi che ora le aziende devono affrontare”, con l’abbattimento delle contribuzioni. “Quindi – spiega il presidente di FI – alle aziende converrà assumervi”.

Oggi tutti i leader da Letta a Calenda, Meloni, Salvini e Tajani, a Conte si troveranno a Cernobbio, al Forum Ambrosetti. Andrà in scena, nel gotha della finanza e economia, stavolta anche con la partecipazione del leader pentastellato, il secondo confronto tra i leader, dopo quello al Meeting di Cl a Rimini, in una campagna elettorale ormai dominata dall’emergenza energia. Per la quale Sergio Mattarella ieri ha spronato l’Europa per un intervento urgente.

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