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Separatismo Islamico

Che cosa si dice in Francia sull’innamoramento tra Psa e Fca

Primi reazioni positive in Francia da governo e sindacati sulla prospettiva di una fusione tra Psa e Fca. L'articolo di Luigi Pereira

Primi reazioni positive in Francia da governo e sindacati sulla prospettiva di una fusione tra Psa e Fca. Ecco tutti i dettagli.

CHE COSA DICE IL GOVERNO SU FUSIONE FCA-PSA

Lo Stato francese sarà “particolarmente vigile” sull’occupazione, la governance e l’impronta industriale della nuova entità che potrebbe nascere da una possibile fusione tra Psa e Fiat-Chrysler: è quanto afferma il ministero francese dell’Economia, citato dalla stampa francese. Lo Stato francese che detiene circa il 12% i Psa attraverso BpiFrance, “segue con molta attenzione e apertura le discussioni avviate” tra i due gruppi, proseguono le fonti a Parigi.

LE INDISCREZIONI DEL TESORO FRANCESE

La fusione Fca-Psa “consentirebbe di creare il quarto gruppo auto mondiale per rispondere alle nuove sfide della mobilità”: lo affermano fonti del ministero francese dell’Economia contattate dall’Ansa. “I due costruttori francesi (Psa e Renault) – precisano a Bercy – si piazzerebbero, con i loro partner rispettivi (Fca e Nissan), tra i 4 primi costruttori mondiali”. Secondo le fonti, le discussioni tra i due gruppi confermano inoltre “il movimento di consolidamento mondiale dell’industria dell’auto, che è necessario e nel quale la Francia vuole avere tutto il suo posto”.

I COMMENTI DEI SINDACATI

Force Ouvriere, primo sindacato tra i lavoratori di Psa, vede una “dinamica industriale positiva” nel progetto di fusone tra Psa e Fca. Più cauta la posizione del sindacato Cfe-Cgc che comunque “ritiene non sono previste chiusure di impianti in Francia”, mentre la Cgt ammonisce che “i lavoratori ne pagheranno il prezzo”. In una nota il sindacato Fo giudica “attraente” il progetto, restando comunque ‘particolarmente vigilante sugli impatti sociali”. Per Olivier Lefebvre, delegato sindacale citato nel comunicato, è “preferibile per un gruppo produrre 9 milioni di veicoli invece di 4, tenuto conto delle trasformazioni profonde del settore automobilistico alla luce della transizione energetica”. Il sindacato Cfe-Cgc (secondo presso Psa) ha fatto sapere che “dai primi elementi comunicati dalla direzione del gruppo questa mattina, non sono previste chiusure di stabilimenti in Francia nell’ambito del progetto” con Fca. Il sindacato garantisce che studierà l’impatto sugli ‘impianti nazionali, la conservazione delle forze di Ricerca e Sviluppo in Francia e dei lavoratori che sono legati a queste funzioni’. La Cgt, terzo sindacato nel gruppo, stima che ‘l’interesse dei gruppi in questione sia di aumentare la redditività che non si può fare sulla pelle dei lavoratori in Francia, Italia e Stati Uniti’, come ha dichiarato il delegato sindacale Jean-Pierre Mercier, ricordando che ‘i tedeschi e gli inglesi hanno pagato il prezzo dell’acquisto di Opel-Vauxhall in termini di posti di lavoro’. Per il delegato della Cgt, ‘il solo interesse che vedo e’ che il gruppo avra’ 450mila dipendenti, una vera armata che si dovrà unire per difendere gli interessi dei lavoratori’.

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