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Lega

Ecco che cosa farà la Lega di Salvini secondo i leghisti

Il post di Paola Sacchi

“Ma perché qui ormai si è come formato un bel gruppo di pressione, con il Pd in testa, compresi i principali giornali, che vorrebbe costringere la Lega al voto anticipato? E ci dipingono come un partito che vorrebbe andare al voto, frenato solo da Salvini? Noi scemi non siamo, qui c’è puzza di trappolone: magari un governo semitecnico guidato da Mario Draghi… Tanta voglia di voto, anche su certi media, in questo Paese non si era mai vista”. Si sfoga così, e non è il solo, nel Transatlantico di Montecitorio un parlamentare leghista di lungo corso.

È un punto di vista che di solito non appare quasi mai sui principali media. Secondo la lettura, ormai come stereotipata, degli umori leghisti data dai principali giornali, con l’unica eccezione di Augusto Minzolini, editorialista di Il Giornale, ci sarebbero da un lato Matteo Salvini che non intende staccare la spina e dall’altro lato gran parte del suo partito che invece vorrebbe andare all’incasso con elezioni anticipate. E, invece, se si va a indagare più a fondo negli umori leghisti si scopre che le cose non sarebbero esattamente come vengono generalmente dipinte.

Spiega un esponente di rango leghista a Startmag.it anche di fronte a certe “provocazioni” che vengono dall’alleato o meglio contraente di governo, rappresentato dall’ala movimentista di Alessandro Di Battista: “Come va? Va che ormai siamo di gomma (ironizza ndr). Chiaro che Salvini sarebbe l’unico a beneficiare di nuove elezioni. Ma lui sa che tanto è elevatissimo il rischio che non gliele diano. E intanto qui potrebbe essere già pronto un governo Draghi che a quel punto tutti, anche Forza Italia, perché nessuno vuole andare al voto in realtà, potrebbero votare. Ma davvero, davvero davvero qualcuno pensa che Salvini sia scemo?”. Larga risata dell’interlocutore.

E quindi? “Si va avanti con questi (I Cinque Stelle ndr). Sembra di esser come alla Esselunga dove hai varie offerte :i 5s ormai forza di protesta residuale, ridotta al voto di protesta, il resto tutte cose in crisi, dal Pd all’estrema sinistra che ormai manco esiste più. E poi ci siamo noi, la Lega ovvero la nuova Democrazia cristiana votata da tutti anche da quel centro che tutti vanno cercando. Anche il ceto medio alto perché è contro l’immigrazione incontrollata”. E un governo di centrodestra? “Quello è nelle giunte”, risponde il leghista. Come in uno schema simile ma inverso a quello che Bettino Craxi adottò, con la differenza che stavolta, se vogliamo mettere i Cinque Stelle nelle parti della “sinistra,” a livello locale la Lega governa con il centrodestra. Ma quando le elezioni ci saranno, magari il prossimo anno, la Lega potrebbe davvero correre da sola o con Fratelli d’Italia? Replica il maggiorente leghista:”Calma, Silvio è sempre Silvio, al di là dei numeri di Fi”. E comunque, sottolinea l’esponente leghista, “finché c’è una sinistra che ci demonizza in quel modo noi siamo a cavallo”.

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