Caro direttore,
poiché in Italia siamo tutti C.T. della Nazionale, escluso Luciano Spalletti, consentimi di inviarti questo breve decalogo dei princìpi del calcio che ho rinvenuto in fondo a un cassetto.
Ti sarò grato se vorrai recapitarlo a lui o, auspicabilmente, al suo successore.
Ti ringrazio sin d’ora per il tuo aiuto.
Cari saluti,
Gregory Alegi
Il decalogo del calcio
- La divisione del campo in due parti uguali e simmetriche non deve intendersi come preclusione a giocare nell’intero campo.
- Nel calcio, al contrario del rugby, i passaggi in avanti sono consentiti.
- Quando la palla entra nella porta avversaria, si ottiene 1 punto. Chi ha più punti a fine partita, vince.
- Non è vero che l’arbitro assegna un punto ogni 100 passaggi fuori dell’area avversaria.
- La partita dura 90 minuti, più eventuali recuperi. È fortemente consigliato usarli tutti.
- I gol hanno lo stesso valore in qualsiasi momento vengano segnati. Pertanto, non vi è alcuna convenienza nel cercare di segnate all’85′ anziché al 5′.
- Donnarumma è già santo da anni. Pertanto, non è tenuto a effettuare miracoli in ogni partita.
- Una squadra debole può tentare di procurarsi un rigore col quale segnare. Per farlo è tuttavia necessario che il proprio giocatore subisca un fallo all’interno dell’area di rigore avversaria.
- L’arbitro può aiutare, ma bisogna dargliene modo e occasione.
- Tutti i princìpi di cui sopra valgono anche per la squadra avversaria.