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decalogo calcio

Caro Spalletti, le invio il decalogo del calcio

Ho rinvenuto in fondo a un cassetto un utile decalogo del calcio. Anche per Spalletti. O per il suo successore. La lettera di Gregory Alegi

 

Caro direttore,

poiché in Italia siamo tutti C.T. della Nazionale, escluso Luciano Spalletti, consentimi di inviarti questo breve decalogo dei princìpi del calcio che ho rinvenuto in fondo a un cassetto.

Ti sarò grato se vorrai recapitarlo a lui o, auspicabilmente, al suo successore.

Ti ringrazio sin d’ora per il tuo aiuto.

Cari saluti,
Gregory Alegi

 

Il decalogo del calcio

  1. La divisione del campo in due parti uguali e simmetriche non deve intendersi come preclusione a giocare nell’intero campo.
  2. Nel calcio, al contrario del rugby, i passaggi in avanti sono consentiti.
  3. Quando la palla entra nella porta avversaria, si ottiene 1 punto. Chi ha più punti a fine partita, vince.
  4. Non è vero che l’arbitro assegna un punto ogni 100 passaggi fuori dell’area avversaria.
  5. La partita dura 90 minuti, più eventuali recuperi. È fortemente consigliato usarli tutti.
  6. I gol hanno lo stesso valore in qualsiasi momento vengano segnati. Pertanto, non vi è alcuna convenienza nel cercare di segnate all’85′ anziché al 5′.
  7. Donnarumma è già santo da anni. Pertanto, non è tenuto a effettuare miracoli in ogni partita.
  8. Una squadra debole può tentare di procurarsi un rigore col quale segnare. Per farlo è tuttavia necessario che il proprio giocatore subisca un fallo all’interno dell’area di rigore avversaria.
  9. L’arbitro può aiutare, ma bisogna dargliene modo e occasione.
  10. Tutti i princìpi di cui sopra valgono anche per la squadra avversaria.

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