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Amazon Bezos

Bezos re della pandemia. Lockdown d’oro per Amazon (e non solo)

Come vanno i conti di Amazon e di Bezos

E’ stato detto e ripetuto: durante il lock down i colossi del tech hanno fatto affari. Mentre il Pil mondiale crollava (portando con sé tutti i comparti più classici, partendo dall’automotive), i profitti di Facebook, Amazon, Apple e Alphabet si impennavano come mai prima. E chi ha guadagnato più di tutti, nel pieno della pandemia, è stato proprio Jeff Bezos.

CHI HA ARRICCHITO IL LOCK DOWN

La corsa agli acquisti durante la quarantena, corsa dovuta un po’ alla necessità di sfogare lo stress, un po’ alla chiusura coatta dei competitors fisici, ha permesso a Bezos di introitare 7,6 miliardi di dollari in appena tre mesi. Galoppa Amazon a Wall Street. Nel mese di luglio, pregustando una semestrale d’oro, è salita del 15,6% aggiungendo alla fortuna di Bezos 23,89 miliardi di dollari. Nello stesso periodo di tempo lo S&P 500 ha guadagnato il 4,5%. E ricordiamoci che la situazione sanitaria negli USA e in buona parte del mondo è tale che Amazon potrebbe fare affari d’oro ancora per parecchio tempo.

NON BRINDA SOLO BEZOS

Per quanto riguarda le altre, procedendo in rigoroso ordine alfabetico: Alphabet, la società che controlla Google, ha invece registrato il suo primo calo dei ricavi anche se si tratta di appena il 2%, risultato dunque inferiore alle stime. Il minimo precedente era del 2009 quando i ricavi salirono “solo” (si fa per dire) del 3%. Male invece gli utili di Alphabet, crollati del 30% a quasi 7 miliardi di dollari. Apple ha invece annunciato di aver visto nel lock down i propri profitti salire dell’11% a 11,13 miliardi di dollari e ricavi oltre le attese per 59,7 miliardi (sempre +11%). Questo nonostante la chiusura degli Apple Store prima in Cina poi in Europa, quindi negli USA.

LO SPRINT DI FACEBOOK

La pandemia ha poi reso Facebook nuovamente competitiva: +11% sullo stesso periodo del 2019, che per il social network coincise anche con il suo risultato più basso da 8 anni. I ricavi pubblicitari, che sono poi il vero motore dell’azienda di Mark Zuckerberg, sono raddoppiati raggiungendo la portata di 6 miliardi circa.

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