DRAGHI STILE JOHNSON
Svolta di Draghi: accelerare la somministrazione della prima dose a una platea più larga di popolazione senza conservare, come si è fatto finora, una quota di vaccini (circa il 30%) per la dose successiva. Quindi, subito due milioni di vaccini in più. (fonte: Repubblica)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) February 27, 2021
DRAGHI MONODOSE
Poiché ci sono studi scientifici che dimostrano l’efficacia della monodose, Draghi si è convinto che questa strada si
possa percorrere. D’altra parte, con i ritmi attuali, l’obiettivo del 70% della popolazione immunizzata si raggiungerebbe tra oltre due anni. (fonte: Repubblica)— Michele Arnese (@Michele_Arnese) February 27, 2021
CHI SEGUE L’ESEMPIO INGLESE
Solo Paesi medio-piccoli, come Irlanda, Danimarca e Svezia, hanno seguito l’esempio inglese. Se ora lo facesse anche l’Italia, pur senza violare alcuna norma Ue,
sarebbe un passo politicamente dirompente vuoi perché sarebbe il primi big a ignorare le linee guida comuni Ue. (Rep)— Michele Arnese (@Michele_Arnese) February 27, 2021
SOLO UNA DOSE? DIBATTITO
Solo una sola dose? Esperti divisi. Il capo della Prevenzione del ministero, Rezza, è possibilista; altri, come Locatelli del Cts, non sarebbero molto convinti. L’idea del ministro Speranza è che deve essere comunque la comunità scientifica a guidare le decisioni. (fonte: Rep)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) February 27, 2021
HAPPENING VACCINALI IN ISRAELE
L’iniezione in Israele si è trasformata in happening sociale: birra omaggio a chi si vaccina per accattivare i giovani, la tipica minestra cholent nei quartieri ultraortodossi e humus e knaffe in quelli arabi. (fonte: Repubblica)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) February 27, 2021
Metà della popolazione israeliana (9,2 milioni) risulta già vaccinata con la prima dose, il 35% con la seconda. (fonte: Repubblica)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) February 27, 2021
I CONSIGLI DI BERTOLASO
«Bisogna subito puntare sulla prima dose, lo sto dicendo da una settimana e mi pare che anche il presidente del Consiglio lo stia sottolineando. Se ho 100 mila dosi di vaccino le uso per 100 mila persone, non mi riduco a 50 mila per poi fare il richiamo». (Guido Bertolaso)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) February 27, 2021
ARCURI & BENOTTI
Benotti e il commissario Arcuri. Fonte: La Verità pic.twitter.com/4Isvf43dyM
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) February 27, 2021
Ma le frotte di agguerriti cronisti giudiziari dei giornaloni sono in vacanza? Me lo chiedo perché non vedo da settimane, per non dire mesi, manco un'indiscrezioncina sulle indagini per le maxi commissioni di Benotti & C. grazie alle mascherine importate dalla Cina. Che strano.
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) February 26, 2021
PORTE GIREVOLI ALLA PROTEZIONE CIVILE
Angelo Borrelli, l’uomo dei 55 bollettini in diretta tv, c’è rimasto male («Alt, basta così, no comment»). Il suo mandato con la fine del governo Conte era in scadenza, ma lui si aspettava la riconferma, che invece non è arrivata. Al suo posto Fabrizio Curcio. (fonte: Corsera)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) February 27, 2021
DRAGHI SCRUTA ARCURI
"A Palazzo Chigi attendono gli sviluppi dell’indagine sulle mascherine cinesi, confidando che la struttura del Commissario sia «parte lesa» come dice Arcuri", scrive Fabio Martini del quotidiano La Stampa.
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) February 27, 2021
CONCORDIA A 5 STELLE
"Asse tra Grillo e l’ex premier Conte per depotenziare Casaleggio". (La Stampa)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) February 27, 2021
LA SENTENZA DI CASSESE
"Per affrontare la pandemia, governo centrale e Regioni devono cambiare rotta. Hanno finora agito come se operassero nella materia della sanità, che è ripartita tra Stato e Regioni. Invece si tratta della materia «profilassi internazionale», che spetta solo allo Stato". (Cassese)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) February 27, 2021
RINNOVABILI AL VENTO?
Rinnovabili, aste Gse deserte in Italia mentre in Spagna è boom di domande. I via libera per gli impianti eolici arrivano dopo cinque anni, con punte anche di nove. (Sole 24 Ore)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) February 27, 2021
LA GERMANIA CI FARA’ LA FESTA NELLE FIERE
"Abbiamo bisogno del sostegno del governo per essere accompagnati a questa ripartenza con il serbatoio pieno, come i nostri competitor tedeschi, che hanno ottenuto enormi risorse dallo Stato», dice al Sole 24 Ore Enrico Pazzali, presidente di Fondazione Fiera Milano
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) February 27, 2021
PARLA LA MOGLIE DI ATTANASIO
«Il Pam non ha organizzato la protezione in modo opportuno. Non hanno fatto quello che va fatto per una zona a rischio. Sicuramente dentro il Pam qualcuno sapeva che la scorta non era efficace», dice al Corsera Zakia Seddiki, la moglie dell’ambasciatore Luca Attanasio ucciso.
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) February 27, 2021
MINNITI IN LEONARDO
"Minniti lascia la Camera. Con Leonardo (ex Finmeccanica) nuova sfida su Mediterraneo e Oriente. Minniti guiderà la fondazione Med-Or, nata giovedì scorso. Un ponte tra
l’Italia e i paesi dell’area". (Repubblica)— Michele Arnese (@Michele_Arnese) February 27, 2021
+++
ESTRATTO DELL’ARTICOLO DI REPUBBLICA SU MINNITI ALLA FONDAZIONE DI LEONARDO (EX FINMECCANICA):
L’intelligence e la geopolitica sono sempre state il suo campo d’azione prediletto, dentro e fuori le istituzioni. E in nome di queste inclinazioni Marco Minniti dà una nuova svolta alla sua pluridecennale carriera: lascia il parlamento e va a capo di una neonata fondazione di Leonardo, la società controllata per il 30 per cento dal ministero dell’Economia che è l’erede di Finmeccanica.
La creatura affidata a Minniti, che ne sarà presidente, è stata costituita giovedì con una deliberazione del cda di Leonardo (che ha come ad Alessandro Profumo) e un acronimo interessante: si chiama Med-or, sigla che da sola ne determina l’area di competenza, il Mediterraneo allargato fin sotto il Sahara, il Medio e l’estremo oriente.
La nuova avventura dell’ex ministro dell’Interno è dentro una struttura che sarà qualcosa di più di un think-tank: si pone come «mediatore economico, industriale e culturale» fra l’Italia e i Paesi di un’area vastissima. Secondo la relazione approvata dal consiglio di amministrazione di Leonardo, Med-or sarà un «ponte attraverso il quale far circolare idee, programmi e progetti concreti» con l’obiettivo di «trasferire tecnologie tradizionali e innovative» e di favorire «l’alta formazione» negli Stati interessati. Minniti sarà a capo di un board di rappresentanti del mondo dell’industria, dell’università e della ricerca, anche internazionali.
Un tentativo di conciliare mondi produttivi ed accademici «per favorire il dialogo costruttivo tra Paesi, culture e sistemi economici ed enfatizzare il ruolo dell’Italia a livello globale».
Ma «lo sviluppo di programmi strutturali nei settori dell’aerospazio, della difesa e della sicurezza» non potrà che essere raggiunto con un budget ancora da definire ma che sarà consistente: nel progetto è previsto che la fondazione abbia «capacità giuridica, economica e di contenuti culturali che non siano di facciata».
In controluce non è difficile scorgere un ruolo rilevante, per il nuovo soggetto, nelle relazioni internazionali del nostro Paese. Una seconda gamba della politica estera del sistema Italia, osserva qualcuno, e proprio per questo il documento che presenta Med-or sgombra il campo da «sovrapposizioni con il lavoro prezioso delle istituzioni e delle altre organizzazioni internazionali esistenti».