Mentre è caccia da parte dell’opposizione di sinistra, e dei media vicini, a chi ha girato il video postato da Matteo Salvini, ne arriva un secondo dell’agenzia di stampa LaPresse, sulla presenza, stavolta secondo le immagini un po’ più partecipata, della giudice Iolanda Apostolico alla manifestazione del 2018 per lo sbarco dei migranti dalla nave Diciotti. Il nuovo video stride con quella sorta di surreale nuovo “processo” di carta a Salvini, nel quale sembrano impegnati alcuni giornali. Una logica secondo cui sarebbe colpevole il video, chi lo ha girato e chi lo ha postato. Il punto vero, che dovrebbe essere al centro del dibattito, ovvero l’anomalia tutta italiana di una “magistratura combattente”, come ha stigmatizzato lo stesso Sabino Cassese, ex giudice della Corte costituzionale, sembra sia trattato come un incidente di percorso, da archiviare il prima possibile. Perché, appunto, il tema è sempre Salvini. E l’errore di Apostolico alla fine sembra che venga trattato in spericolate analisi come una specie di peccato veniale rispetto a quello del leader della Lega, reo di aver osato postare a “fini elettorali” e poiché è a processo proprio sui temi dell’immigrazione quel video. Insomma, benvenuti nel teatro dell’assurdo, dove i politici non dovrebbero fare i politici, non difendersi in processi che interferiscono proprio con le decisioni della politica e se per caso sono i magistrati a fare politica, be’ questo sarebbe altro capitolo. Ma dopo il nuovo video, stavolta di un’ importante agenzia di stampa, la polemica diventa un po’ difficile dirottarla tutta sul perenne anti-salvinismo d’ordinanza, con tanto di evocazione della “Bestia” dell’ex social manager Luca Morisi, peraltro colpito da una vicenda giudiziaria finita nel nulla, che però mise alla gogna la sua vita davvero privata.
La Lega torna alla carica con un nuovo e durissimo comunicato: “L’esclusivo video di Lapresse è sconvolgente e spazza via le ridicole difese d’ufficio e i comici tentativi di spostare l’attenzione da un fatto evidente e gravissimo: un giudice in piazza contro le forze dell’ordine”. Prosegue la nota: “Nelle nuove immagini, la dottoressa Apostolico non difende donne e uomini in divisa insultati, alza la voce e il braccio, tace davanti a grida e parole irriferibili”. Infine, l’auspicio della Lega che “tutte le istituzioni unanimemente e rapidamente intervengano di fronte a questa pagina oscena della nostra democrazia”.
Segue una raffica di dichiarazioni, a sostegno della linea del leader della Lega, vicepremier e ministro delle Infrastrutture-Trasporti, da parte dello stato maggiore del partito: dal vicesegretario Andrea Crippa al senatore ed economista Claudio Borghi, Stefano Candiani, storico esponente del ghota leghista, all’ex magistrato e deputata Simonetta Matone, alle europarlamentari Susanna Ceccardi, coordinatrice Toscana, e Isabella Tovaglieri, a Stefano Cecchetti coordinatore della Lega lombarda. Il coro è unanime: “Non ci sono più scuse, si dimetta”. Magistratura Democratica, l’associazione di sinistra delle toghe, attacca su “una spericolata violazione della vita privata” della giudice Apostolico. Il premier Giorgia Meloni: “Dossieraggio? Era una manifestazione pubblica, il dossieraggio si fa su cose occulte, ma se uno è lì…”.
La maggioranza di governo fa quadrato attorno a Salvini e alla sua denuncia. Il capogruppo di FdI alla Camera, Tommaso Foti: “Dopo il secondo video sulla manifestazione del 2018 sul molo di Catania, nel quale si vede chiaramente il magistrato Iolanda Apostolico inveire contro le forze dell’ordine, ci sono ben poche parole da spendere”. Secondo Foti cosi “si infanga la toga”, quindi, “il giudice farebbe bene a chiedere scusa e la magistratura tutta a prendere le distanze da una condotta inopportuna sempre”. Per Antonio Tajani, leader di FI, vicepremier e ministro degli Esteri “bisogna anche apparire al di sopra delle parti, non soltanto esserlo, chi ha un ruolo istituzionale deve rispettare innanzitutto l’istituzione” Sottolinea Tajani: ” Un magistrato deve dimostrare di essere indipendente: non mi pare un fatto positivo che partecipi a una manifestazione dove si inveisce contro le forze dell’ordine e poi decida su argomenti che sono attinenti a quella manifestazione”. L’attenzione ora è puntata sulle mosse del Guardasigilli Carlo Nordio, che aveva già detto: niente dossieraggio, e naturalmente verso il Csm, di cui il presidente è il Capo dello Stato, Sergio Mattarella. Il vicepresidente Fabio Pinelli, parlando giorni fa all’Unione Camere penali, aveva detto: “I magistrati siano continenti anche in privato. Non invadano il campo della politica”. Parlava in generale, ma il caso della giudice Apostolico, che ha disapplicato il decreto Cutro per alcuni migranti, e sul quale il Csm si è spaccato, era già sotto i riflettori.
Intanto, un altro video della manifestazione del 2018, in cui compare la giudice Iolanda Apostolico, viene pubblicato sui canali social della Lega. A commento del video il partito di Salvini posta la frase: “‘Nessuno ci verrà a chiedere quanto siamo stati credenti, ma credibili”: giudice Rosario Livatino (3 ottobre 1952-21 settembre 1990)”. “Catania, coppia che lavora in tribunale tifa con l’estrema sinistra davanti alla polizia” è la didascalia che la Lega aggiunge al filmato, con riferimento anche al marito di Apostolico, la giudice che non ha confermato il trattenimento di quattro tunisini in un Cpr.