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Amazon studia Esselunga, Babele regioni sui vaccini, fondi deragliati per i trasporti, coprifuoco a Palazzo Chigi

Fatti, nomi, numeri, curiosità e polemiche. I tweet di Michele Arnese, direttore di Start

 

FINANCIAL DRAGHI

 

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BABELE REGIONI SULLA VACCINAZIONE

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ESTRATTO DI UN ARTICOLO DEL SOLE 24 ORE SU VACCINI E REGIONI:

Le Regioni in ordine sparso sui vaccini non sono una novità. Ma entro fine mese il monitoraggio minuto per minuto delle loro procedure svolto dall’ufficio del commissario straordinario, Francesco Paolo Figliuolo, potrebbe rivelare sorprese e conseguenze. L’ordinanza del commissario del 20 aprile non è un atto di legge. Ma l’indicazione è perentoria: no ai vaccini per gli under 60. Il Lazio in testa, tuttavia, le Regioni vanno avanti comunque. Entro la fine di aprile si vedrà. Se la gran parte degli appartenenti alle categorie con priorità assoluta indicate da Figliuolo – over 80, caregiver, soggetti fragili più altre aggiunte di recente – riuscirà a essere comunque raggiunta, si continua senza inasprire ancora di più i dissidi. Lunedì il commissario Figliuolo aveva avvisato le regioni che prima di passare ai 50enni bisognava avere completato le vaccinazioni delle persone più fragili e le classi d’età più a rischio «in proporzione tale da garantire la loro messa in sicurezza». Un’indicazione che non preoccupa l’assessore alla sanità Alessio D’Amato in virtù del fatto che nel Lazio il 70% dei fragili assistiti è già stato vaccinato. Ma se l’andamento delle vaccinazioni, regione per regione, finisse fuori controllo rispetto ai criteri indicati dal presidente del Consiglio, Mario Draghi, le criticità andranno sollevate sul piano tecnico e politico.

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I GIOCHETTI DELLE REGIONI SUI TRASPORTI

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ESTRATTO DI UN ARTICOLO DE LA STAMPA SU TRASPORTI E REGIONI:

Con il rientro a scuola degli studenti e le riaperture delle attività economiche, si torna a parlare del problema dei trasporti. Cosa è stato fatto in un anno di Covid? I governi Conte e Draghi hanno stanziato per il settore del trasporto pubblico locale un miliardo e 800 milioni. Queste risorse però sono state quasi tutte impiegate per pagare i ristori legati all’emergenza alle aziende del Tpl. Solo 149 milioni sono stati utilizzati dalle regioni per potenziare le linee e assicurare più mezzi nelle ore di punta. Nel 2020 il governo Conte ha distribuito ai governatori 300 milioni di euro da spendere per «servizi aggiuntivi», ma, come riferisce una fonte vicina al dossier, sono solo 64 i milioni destinati a incrementare bus, metro e treni. Nel 2021 sono stati già erogati e ripartiti 195 milioni per rafforzare il sistema e tutelare i passeggeri che devono andare a lavorare senza rischiare assembramenti e ritardi. Le regioni, spiega la stessa fonte a La Stampa, hanno quantificato il costo della programmazione del servizio gennaio-giugno in 85 milioni. In sostanza, in 14 mesi di pandemia i governatori hanno riservato al potenziamento del trasporto pubblico solo 149 milioni di euro su quasi due miliardi elargiti dallo Stato.

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IL PUNTO SU PALAZZO CHIGI

 

GOVERNO SLEGATO

APPELLI, UMANESIMI E OPERE DI BENE

AMERICANATE?

 

AMAZON SBANCA ESSELUNGA?

 

L’ARTE DEI RISTORI

QUISQUILIE & PINZILLACCHERE

 

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