L’Almanacco Geopolitico 2021 racconta gli eventi di un anno che ancora prima di compiersi aveva già segnato in maniera significativa la storia del XXI secolo. Il ritiro delle forze militari americane dall’Afghanistan ha concluso un’azione militare che ha coinvolto l’intera comunità internazionale per i primi vent’anni nel nuovo millennio. Ma il modo drammatico con cui l’America ed i suoi alleati hanno lasciato il campo, gli sconclusionati paragoni con il Vietnam, sono il punto di caduta di una lotta al terrore iniziata dopo l’aggressione alle Torri Gemelle, che, tuttavia, sembra tornata al punto di partenza. Se sotto un profilo strettamente storiografico, non c’è nessun possibile paragone fra l’Afghanistan e il Vietnam, emerge, invece, l’arrembaggio degli agenti di un ordine mondiale alternativo. C’è un’offensiva in corso per provocare la decadenza della forza americana e il tentativo di mettere in crisi il sistema atlantico e la democrazia liberale.
La crisi si irradia anche in Medio Oriente. Israele ha archiviato l’esperienza pluridecennale di Benjamin Netanyahu e ha aperto al nuovo Premier, Naftali Bennett. Se i talebani dovessero seguire l’Iran docilmente, ci sarà una tale potenza estremista in mano agli Ayatollah che Gerusalemme avrà ragione di preoccuparsi. Ma è presumibile che Israele stringerà i suoi rapporti con Mosca tramite la popolazione ebraica proveniente dalla Russia. Solo la Russia oggi è in grado di svolgere un ruolo moderatore sull’Iran, e anche questo è un aspetto che dovrebbe essere considerato da tutto il mondo occidentale. Lo stesso Iran ha voltato pagina e, in un’elezione molto tanto contestata quanto poco partecipata, ha portato Ebrahim Raisi alla sua presidenza.
Fra i tanti eventi negativi di un 2021 che si è segnalato ancora per la pandemia del COVID-19, per la crisi delle materie prime e per il ritorno dell’inflazione come grande tematica di politica economica e soprattutto monetaria, l’Italia ha registrato l’arrivo dell’ex Presidente della BCE, Mario Draghi, come capo dell’esecutivo nel febbraio 2021. Il Paese è stato insignito del prestigioso titolo di “Country of the Year” dal newsmagazine britannico The Economist.
Almanacco Geopolitico 2021, a cura di Bepi Pezzulli, Ed. Mondo Nuovo € 20. Uscita: gennaio 2022.
Con saggi di: Mario Angiolillo, Valentino Baldacci, Lisa Billig-Palmieri, Riccardo Bruno, Benedetta Buttiglione, Mauro Cascio, Paolo Chirafisi, Simone Crolla, Gianpiero D’Alia, Tommaso Alessandro De Filippo, Sebastiano Di Betta, Niram Ferretti, Bepi Pezzulli, Gabriele Pinosa, Daniel Pipes, Barbara Pontecorvo, Federico Punzi, Simone Rodan-Benzaquen, Amy K Rosenthal, Sergio Vento.