Aria tesa, da ieri, nella redazione del Sole 24 ore. Negli ultimi giorni, il direttore Fabio Tamburini ha intensificato la pressione sul team politico ed economico, in particolare a Roma, per seguire minuto per minuto i dettagli della legge di bilancio approvata ieri dal Consiglio dei ministri, con i giornalisti mobilitati per intercettare testi e bozze dal ministero dell’Economia.
Ma, parallelamente, Tamburini ha affidato a una collaboratrice esterna, la giornalista di lungo corso e conduttrice in radio e tv, Maria Latella (nella foto), molto apprezzata a Palazzo Chigi, una lunga intervista alla premier Giorgia Meloni pubblicata oggi in prima pagina e su due intere facciate del quotidiano. L’obiettivo è spiegare ai lettori la manovra del governo, ma la scelta ha provocato forte irritazione tra i redattori del giornale, che interpretano l’iniziativa come uno “schiaffo” alla professionalità della struttura interna.
Tanto che si è rischiato che oggi il giornale di Confindustria non uscisse. La protesta sindacale c’è stata ma il quotidiano è uscito seppure incompleto, come si legge oggi sul medesimo giornale.
Fonti interne al Sole raccontano di una redazione “spiazzata e delusa”: non solo per la scelta di far intervistare il premier da una collaboratrice esterna, ma soprattutto per il segnale di sfiducia che arriverebbe nei confronti dei giornalisti economici del quotidiano, ritenuti da sempre tra i più competenti del panorama nazionale. Non è questione di esclusiva, ma di rispetto delle competenze, si mormora legittimamente nei corridoi non solo romani della testata confindustriale.
D’altronde, fanno notare giornalisti meno ostili alle scelte di Tamburini, altre firme esterne sono state autrici di interviste anche di peso saltando redattori, notisti e gerarchie del giornale, e Maria Latella spopola da tempo nelle testate del gruppo, per non parlare delle moderazioni di dibattiti al Festival di Trento organizzato dal Sole dove l’anno scorso intervistò, guarda caso, proprio Giorgia Meloni.
