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Amazon lancia settimana di lavoro di 30 ore

Rendere l’ambiente lavorativo più stimolante e favorire la carriera della donne. Amazon lancia la settimana di lavoro di 30 ore Amazon lancia la settimana lavorativa di 30 ore. Accusata in passato di sfruttare i suoi dipendenti, ora l’azienda sembra voler rivoluzionare la sua politica e assecondare le esigenze dei suoi lavoratori. Il colosso dell’e-commerce ha…

Rendere l’ambiente lavorativo più stimolante e favorire la carriera della donne. Amazon lancia la settimana di lavoro di 30 ore

Amazon lancia la settimana lavorativa di 30 ore. Accusata in passato di sfruttare i suoi dipendenti, ora l’azienda sembra voler rivoluzionare la sua politica e assecondare le esigenze dei suoi lavoratori.

Il colosso dell’e-commerce ha pensato, in via sperimentale, di lanciare la settimana di lavoro di 30 ore per poche dozzine di persone, che godranno, nonostante la riduzione oraria, degli stessi diritti e benefit di coloro che lavorano a tempo pieno, ma avranno una paga ridotta al 75% di quella percepita dai dipendenti che lavorano 40 ore.

Ad essere coinvolti nell’esperimento saranno i dipendenti della divisione delle risorse umane, che lavoreranno da lunedì a giovedì, dalle dieci alle due del pomeriggio, più l’aggiunta di alcune ore flessibili.

amazonA lavorare a tempo ridotto saranno anche i manager: è questa la notizia principale. Il colosso dell’e-commerce intende farsi portavice di un nuovo stile di vita, che valorizza la vita al di fuori degli stabilimenti Amazon. La scelta del big hi-tech non è, dunque, una risposta alle critiche che le sono state rivolte in passato, ma un modo per rendere l’ambiente lavorativo più stimolante e accogliente. Abbiamo pensato che “l’orario a tempo pieno potrebbe non essere un modello ‘a taglia unica’” ideale per tutti.

L’orario ridotto porebbe far comodo soprattutto alle donne, che lavorando solo 30 ore a settimana potranno occuparsi anche della famiglia. La decisione, presa solo in via sperimentale, potrebbe dunque inaugurare una nuova era Amazon: i dati della società evidenziano un rapporto davvero sbilanciato tra dipendenti uomini e dipendenti donne (76% di prevalenza maschile), ma le cose potrebbero cambiare.

Ad accogliere con favore la decisione del colosso dell’e-commerce è anche Rita McGrath, docente presso la Columbia Business School, convinta che il programma favorisca l’assunzione delle donne.

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