Oculus Rift accellera il passo e prepara le mosse in vista del grande debutto atteso per i primi mesi del 2016. Il visore della realtà aumentata lavora per realizzare uno store online simile all’Apple Store per la vendita di applicazioni, giochi e film. La società svelerà nelle prossime settimane ulteriori dettagli sul funzionamento del negozio digitale e sulle condizioni per gli sviluppatori di poter pubblicare le loro applicazioni.
Cyber Sex addio, niente contenuti hard
L’industria cinematografica attende da tempo l’arrivo del dispositivo per offrire contenuti sempre più avvolgenti. Secondo quanto dichiarato, uno stop arriva tuttavia da parte della proprietà per quanto riguarda i contenuti pornografici – si scrive Oculus ma si legge Facebook, Oculus Rift era stato acquistato circa due anni fa dal gigante del social guidato da Mark Zuckerberg per 2 miliardi di dollari. La notizia arriva come una doccia gelata per i cultori del genere, a circa un mese dalle dichiarazioni nel corso della Silicon Valley Virtual Reality Conference di uno degli inventori del dispositivo Palmer Luckey: «Oculus Rift è una piattaforma aperta. Noi non controlliamo i software che possono girarci. E questa è una gran cosa». Porno poteva essere ma porno non sarà.
Pochi giorni fa, durante l’E3 conference Oculus ha svelato il modello consumer, versione in vendita dal primo trimestre del 2016. In risposta Project Morpheus di Sony, Oculus si è schierata al fianco di Microsoft. Il dispositivo sarà infatti compatibile con Windows 10, sarà affiancato da un controller, acquistabile a parte, per Xbox One e vi sarà la possibilità di inviare i giochi di Xbox, in streaming, verso l’Oculus.
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