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Esporto non emigro. Gli architetti italiani nel mondo

Lunedì 3 Novembre p.v. alle 19.30 lo Studio Bicuadro Architetti sarà ospite del consueto appuntamento, promosso da Inarch Lazio, 'I lunedì dell'architettura'. 

All’incontro, dal titolo ‘Esporto non emigro’, che si terrà presso la Sede di Acer in Via di Villa Patrizi 11, interverranno Valerio Campi, Partner dello Studio di architettura BICUADRO, Francesco Napolitano, Fondatore dello Studio LAD – Laboratorio di Architettura e Design, Benedetta Nervi, Antonella Greco e Lia Polizzotti  di Art Doc festival. A moderare, l’Architetto Gianfranco Toso. 
 

BICUADRO a titolo della propria esperienza illustrerà i seguenti progetti:  sede MBA università della Malesia – Malesia;  accademia della scienze – Malesia; MACK towers – Mongolia; Villa Pram Pram – Ghana; Centro residenziale Rangoon – Ghana;  Chalet Powder Mountain – Usa   

“ESPORTO E NON EMIGRO”

Quando si parla di esportare il made in Italy all’estero troppo spesso si tratta di trasferire le eccellenze italiane in un paese straniero, portando solo qualche traccia della loro origine , ma non l’essenza e le caratteristiche di quanto prodotto nel nostro Paese.

Questo avviene nei prodotti commerciali, come nell’architettura e nel design. È importante invece che il Made in Italy lo sia di nome e di fatto. L’Italia deve rimanere la casa delle proprie eccellenze, il luogo in cui gli architetti di oggi e di domani possano sentire forte la loro appartenenza al territorio senza avere la necessità di trasferirsi in altri paesi per mere esigenze di mercato. Bisogna ribaltare la tendenza e lottare per mantenere da noi la creazione di un progetto, anche se non destinato al nostro territorio. Si potrebbe immaginare l’Italia come un’officina di eccellenze capace di portare alto il nome del  Made in Italy.

Bisognerebbe, insomma, esportare il design senza trasferire i designers. Alcuni giovani studi italiani stanno già tentando di percorrere questa strada dimostrandone la fattibilità. La tecnologia del tele-lavoro e i moderni sistemi di trasporto, rendono oggi più facile gestire un processo creativo e realizzativo a distanza. Inoltre confrontarsi con realtà estere è meno complesso se si mantengono salde le proprie radici.  

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