Il costo fissato dall’azienda, non senza critiche, è di 1500 dollari. Il numero limitato, è rappresentato dai maggiorenni statunitensi che nell’arco di una giornata avranno avuto l’opportunità di acquistare il prodotto, dopo aver compilato un apposito formulario sul sito ufficiale. Così, chi acquisterà un paio di Google Glass in questa inedita versione beta, riceverà in omaggio anche una montatura per occhiali in edizione speciale.
Questa mossa strategica, non molto inaspettata da Google, fa parte di un programma di sperimentazione su larga scala, chiamato “Special Explorer Program Expansion” che sarà implementato, a tutti coloro i quali, in questa prima fase delle vendite, sono riusciti ad accaparrarsi i Google Glass, che per le prime ordinazioni online, comprenderanno montatura o lenti da sole. Entro un mese, comunicano dagli uffici Google, saranno disponibili gli occhiali nel loro formato definitivo. Google con questa manovra vorrebbe fare una sorta di super-test su vasta scala.
Google ha iniziato ad accettare i pre-ordini per gli occhiali di ultima generazione già due anni fa, al Google I/O 2012, quando furono registrati circa 2.000 ordini, seguiti da altri 8.000 nei mesi successivi. Da allora, Google ha reso Glass disponibile a chi fosse interessato attraverso promozioni, come la possibilità per gli attuali Explorer di comprare un paio di occhiali anche per degli amici.
Questa scelta di mercato, consente di sondare quale sarà il feedback degli acquirenti di questo prodotto. I cosiddetti partners Explorer, secondo un comunicato di Mountain View sono le mamme, i chirurghi, finanche i panettieri, per raggiungere poi le star del rock. Ogni partner di questo programma Explorer è fondamentale, poiché ognuno è una testimonianza specifica dell’andamento di questo prodotto e l’opinione di ogni persona che acquista i Google Glass è essenziale. Big G comunica che è disponibile anche un aggiornamento, che porterà la versione software all’ultima release di Android 4.4 KitKat.
Questi occhiali somigliano a uno smartphone indossabile, con la possibilità di fare foto, mandare messaggi e altre cose usando semplicemente i comandi vocali. Sembra infatti che, se si dice “Ok Glass” comparirà un menù laterale, con diverse icone, che consentiranno di scattare fotografie, registrare filmati, usare Google Maps o effettuare una telefonata, sebbene questa interfaccia venga visualizzata unicamente su una lente soltanto. Una delle funzioni più interessanti è il cosiddetto “time-lapse”, grazie al quale gli utenti avranno la possibilità di scattare foto ogni 10 secondi.
I Google Glass si aprono anche al campo medico in soccorso delle persone affette dal Parkinson, infatti all’Università di Newcastle, in Inghilterra, è partito un programma di sperimentazione coordinato dal Digital Interaction Group. A guidarlo il Dott. JohnVines, il cui centro di ricerca, ha selezionato cinque volontari di età compresa tra i 46 e i 70 anni, per testare cinque paia degli “occhiali intelligenti” di Google. Come spiega Vines, i Google Glass si sono rivelati notevolmente utili per migliorare la qualità della vita dei pazienti, ricordando loro di prendere i medicinali, permettendo di fare una telefonata o cercare informazioni sul web anche in presenza di difficoltà motorie o addirittura di tenere sotto controllo alcuni sintomi della malattia come la scialorrea, l’eccessiva salivazione e l’incapacità di deglutire la saliva. Indossando i Google Glass, anche in caso di una caduta improvvisa, il paziente può chiamare aiuto in modo efficace e tempestivo senza avere la necessità di muoversi.
In Italia i Google Glass sono stati usati anche in ambito sanitario, a Rozzano, presso i corsi di emodinamica, anche se ancora non sono entrati in sala operatoria e sono stati utilizzati in un corso per tirocinanti.