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Victus Nox

Victus Nox, ecco come la Space Force lancia un satellite in 24 ore

La scorsa settimana il razzo Alpha della Firefly Aerospace ha lanciato con successo la seconda dimostrazione spaziale operativa e tatticamente reattiva della US Space Force, stabilendo un record di volo con il dispiegamento del satellite nella destinazione target dopo un preavviso di 24 ore.   D’ora in poi le forze armate statunitensi possono richiedere lancio…

 

D’ora in poi le forze armate statunitensi possono richiedere lancio satellitare che sarà eseguito entro 24 ore.

Il 14 settembre la Space Force americana ha annunciato che Firefly Aerospace ha lanciato con successo un piccolo satellite Millennium Space, una missione progettata per dimostrare le capacità di lancio in un arco temporale molto più breve di quello tipico delle missioni di sicurezza nazionale, stabilendo un record di volo entro 27 ore dalla ricezione degli ordini di lancio.

La missione Victus Nox, dal latino “conquistare la notte”, aveva lo scopo di dimostrare la capacità di acquisire, costruire, integrare e lanciare rapidamente un satellite, rileva Defense News.

Il programma spaziale reattivo è gestito dallo Space Safari Program Office dello Space Systems Command e dal Rocket Systems Launch Program.

“In un importante progresso delle capacità spaziali tatticamente reattive, lo Space Systems Command e la Firefly Aerospace hanno incapsulato con successo un veicolo spaziale costruito dalla Millennium Space Systems, lo hanno accoppiato al veicolo di lancio Alpha di Firefly e hanno completato tutti i preparativi finali per il lancio in 24 ore”, ha affermato lo Space System Commad.

Il cosiddetto “lancio reattivo” – la capacità di lanciare praticamente su richiesta, precedentemente noto come spazio operativamente reattivo – è stato il Santo Graal per il Pentagono per più di un decennio. In passato, i tipici lanci spaziali del Dipartimento della Difesa richiedevano dai due ai cinque anni.

L’ultimo esperimento spaziale reattivo, il lancio del 13 giugno 2021 di TacRL-2 su un Northrop Grumman Pegasus, aveva stabilito un record di 21 giorni, ricorda il comunicato stampa dello Space System Commad.

Tutti i dettagli.

LA MISSIONE VICTUS NOX

L’anno scorso La Space Force ha selezionato le aziende Firefly e Millennium Space (controllata di Boeing) per la missione Victus Nox. Il 30 agosto le aziende hanno annunciato di essere in “hot standby”, in attesa di una notifica di allerta da parte della Space Force.

Dopo aver ricevuto l’allerta, le aziende avevano una finestra di 60 ore per trasportare il carico utile al sito di lancio di Firefly a Vandenberg, condurre le operazioni di rifornimento e integrarlo con l’adattatore del carico utile del razzo Alpha.

LA CHIAMATA PER IL LANCIO

“Dopo l’attivazione, il veicolo spaziale è stato trasportato per 165 miglia dalla struttura Millennium di El Segundo alla base spaziale di Vandenberg dove è stato testato, rifornito e accoppiato all’adattatore di lancio in poco meno di 58 ore, significativamente più velocemente della tipica sequenza temporale di settimane o mesi. “, ha affermato il Comando dei sistemi spaziali.

LA PRIMA FINESTRA DI LANCIO DISPONIBILE

Dopo che la Space Force ha dato a Firefly la chiamata finale per il lancio e i parametri dell’orbita, la compagnia ha avuto 24 ore per aggiornare la traiettoria, incapsulare il carico utile, trasportarlo sulla piattaforma ed essere pronta al lancio alla prima finestra disponibile.

“Il decollo è avvenuto alla prima finestra di lancio disponibile, 27 ore dopo la ricezione degli ordini di lancio, stabilendo un nuovo record per un lancio spaziale a elevata reattività” ha commentato il Generale Michael Guetlein, comandante dello SSC. “Questo esercizio fa parte di una dimostrazione tattica di reattività spaziale end-to-end (dall’inizio alla fine) che evidenzia la prontezza della Space Force USA nell’integrare rapidamente diverse capacità al fine di rispondere a un’aggressione quando necessario, secondo tempistiche tatticamente rilevanti”, ha aggiunto Guetlein.

Victus Nox è stato il terzo lancio di Firefly. Come parte di questa missione, la società ha affermato di aver testato una fase di riaccensione Alpha due e un rientro mirato.

LA STRATEGIA DELLA SPACE FORCE

“Ora in orbita, il prossimo obiettivo è inizializzare il veicolo spaziale e iniziare le operazioni in meno di 48 ore”, ha affermato il tenente colonnello MacKenzie Birchenough, leader dei materiali di Space Safari, istituito per rispondere direttamente alle urgenti esigenze di lancio del Comando Spaziale e/o di altri Comandi.

Sempre Defense News ricorda che la Space Force vuole avere una capacità spaziale reattiva duratura già entro il 2026, che le consentirebbe di lanciare rapidamente satelliti nello spazio per rispondere a una minaccia in orbita o potenziare un sistema degradato o distrutto.  Ciò potrebbe significare avere un satellite di riserva in orbita che possa essere acceso o manovrato in posizione secondo necessità, collaborare con partner commerciali per acquistare dati in caso di crisi o, come nel caso di Victus Nox, avere un satellite a terra pronto a essere lanciato su richiesta.

 

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