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Wickr

Tutto sul sistema di criptomessaggistica Wickr (del caso Amara)

Cos'è, come funziona e i soci di Wickr, considerata una delle app di messaggistica più sicure

Negli ultimi mesi, oltre alle ben note Whatsapp, Telegram, WeChat etc. c’è una nuova app di messaggistica istantanea che sta facendo molto parlare di sé: Wickr. Lanciata dall’omonima azienda statunitense, fondata nel lontano 2012 da un gruppo di esperti di privacy e sicurezza, Wickr fa proprio della sicurezza il suo punto di forza.

WICKR: COS’E’ E COME FUNZIONA

Wickr è considerata una delle app di messaggistica più sicure, tanto da essere utilizzata anche dal dipartimento della difesa degli Stati Uniti e definita dalla National Security Agency come lo “strumento di collaborazione più sicuro al mondo”.

Disponibile per iPhone e Android, Wickr ha anche l’applicazione desktop per Windows e Linux. In fase di registrazione l’app non richiede un numero di telefono né un indirizzo email, è sufficiente scegliere un nickname. Questo sistema rende quindi difficile il riconoscimento di un utente, ma esiste un’opzione (facoltativa) per inserire il proprio numero di telefono ed essere trovati più facilmente dagli altri utenti.

Wickr è stata una delle prime app a lanciare i messaggi a scomparsa (Expiration Timer): una volta impostata la durata dei messaggi inviati (da 6 ore a 6 giorni), questi alla scadenza si autocancellano.
L’app è dotata inoltre di un’ulteriore opzione, detta Burn-On-Read Timer, da impostare prima di inviare un messaggio: se attivata il messaggio inviato, subito dopo esser stato letto dal ricevente, viene automaticamente cancellato. Questo secondo timer può essere impostato tra i 3 secondi e i 6 giorni.

L’applicazione – che implementa la crittografia E2E anche su chiamate, videochiamate e messaggi vocali – è tra le più sicure in quanto dotata di una crittografia molto forte: il Wickr Secure Messaging Protocol. Questo sistema utilizza sia la crittografia simmetrica AES 256 sia quella asimmetrica a curve ellittiche: in sintesi, la crittografia utilizzata impedisce a chi dovesse rubare o sequestrare il dispositivo – ad esempio un’autorità di polizia con un mandato – di leggere i messaggi, proprio perché Wickr non li conosce. Il principio ideato e utilizzato dall’azienda viene definito “ignorance by design”.

WICKR: SOCI E VERTICI DELLA SOCIETA’

Wickr viene fondata nel 2012 da Kara Lynn Coppa (ex appaltatrice della Difesa), Christopher Howell (ex investigatore forense per lo Stato del New Jersey), Robert Statica (direttore del Center for Information Protection presso il New Jersey Institute of Technology) e Nico Sell, esperto di sicurezza e organizzatore di lunga data di Defcon, una convention annuale di hacker.

Nel marzo 2014 viene annunciato un round di finanziamenti di 9 milioni di dollari guidato da Gilman Louie di Alsop Louie Partners che includeva anche investimenti da Juniper Networks e Knight Foundation. Tre mesi dopo, nel giugno 2014, arriva un secondo round di finanziamenti di 30 milioni di dollari guidato da Breyer Capital, tra cui CME Group e Wargaming.

Oggi la società vede nelle posizioni chiave Joel Wallenstrom (President e CEO), Christopher Howell (CTO) e Christopher Lalonde (COO).

WICKR: IL CASO AMARA

Negli ultimi giorni Wickr è balzata agli onori della cronaca italiana per il caso che riguarda Piero Amara, l’avvocato siciliano già condannato per corruzione in atti giudiziari nell’inchiesta sulla fantomatica “loggia Ungheria” e da ieri in carcere, su ordine del tribunale di Potenza, con l’accusa di aver corrotto pm e pubblici ufficiali per far ottenere favori processuali ai suoi clienti.

Secondo i magistrati Amara avrebbe continuato a fare affari sino a qualche mese fa e, per evitare le indagini, “aveva fidelizzato tutti i soggetti che avevano intensi rapporti con lui comunicando con il sistema di criptomessaggistica Wickr che, utilizzando algoritmi di crittografia militare, rende segrete le chat”.

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